Rivedute le quantità massime di residui di alcuni antiparassitari

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 135/6 del 26 maggio 2007 è pubblicata la Direttiva 2007/28/CE della Commissione del 25 maggio 2007 che modifica alcuni allegati delle direttive 86/363/CEE e 90/642/CEE del Consiglio per quanto riguarda le quantità massime di azossistrobina, clorfenapir, folpet, iprodione, lamdacialotrina, idrazide maleica, metalaxil-M e trifloxistrobina.

La direttiva 90/642/CEE del Consiglio, del 27 novembre 1990, fissa le percentuali massime di residui di antiparassitari su e in alcuni prodotti di origine vegetale, compresi gli ortofrutticoli, mentre la direttiva 91/414/CEE del Consiglio del 15 luglio 1991 riguarda l’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari, stabilendo che le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari da utilizzare su culture specifiche che sono di competenza degli Stati membri, devono essere basate sulla valutazione degli effetti sulla salute umana e degli animali nonché sull’ambiente. Tra gli elementi da prendere in considerazione per tali valutazioni si deve tener conto dell’esposizione degli operatori e degli astanti nonché dell’impatto sugli ambienti terrestre, acquatico e atmosferico ed inoltre dell’impatto sulle persone e sugli animali derivante dal consumo di residui presenti nelle colture trattate.
Poiché le quantità dio residui di antiparassitari, colme precedono le direttive sopra citate, devono esere riviste periodicamente e possono essere modificate per tener conto di utilizzi nuovi o modificati, la direttiva 2007/28/CE modifica le quantità dei residui degli antiparassitari indicati in seguito alle nuove informazioni comunicate dalla Commissione.

Fonte: Eur-Lex

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