Rogo Prato, Lucibello: non in regola 149 aziende su 156 nel 2012

Ogni anno le ispezioni nel territorio registrano tassi elevatissimi di irregolarità (96% di media nel triennio 2011-2013)

Giuseppe Lucibello, DG Inail, dopo il tragico incidente al Macrolotto 1 di Prato, dove hanno perso la vita sette lavoratori cinesi, a causa di un incendio divampato in un laboratorio tessile/dormitorio : indica la necessità di promuovere nuove azioni di intelligence e maggior condivisione di informazioni.

Ogni anno le ispezioni nel territorio registrano tassi elevatissimi di irregolarità (96% di media nel triennio 2011-2013).

Lucibello ricorda che Inail, cinque anni fa, aveva 500 ispettoro in forze, mentre oggi ne ha attivi 352, ma questo non deve scoraggiarci, ma spingerci a promuovere nuove metodologie e rilancia con fermezza la necessità di continuare, e incrementare, le attività di accertamento interforze nel corso di un intervento alla trasmissione “Radio Anch’io” su Radio 1 Rai.

Denunciati dall’azienda meno lavoratori rispetto alle vittime del rogo.
Lucibello non ha nascosto la difficoltà a operare in un contesto economico e sociale dove il sommerso assume proporzioni macroscopiche. Nel territorio di Prato, infatti – circa 6mila imprese attive, 3.500 delle quali con titolare di nazionalità cinese – su un giro d’affari di due miliardi di euro l’anno uno è in nero.
I lavoratori provenienti dalla Cina sono almeno 30mila lavoratori, ma solo 12mila di loro hanno un contratto regolare.
Almeno il 50% delle aziende che operano nel settore tessile pratese è rappresentato da aziende cinesi – ha sottolineato Lucibello.

Su 370 infortuni denunciati all’Inail nel 2011 in questo comparto solo due abbiano riguardato lavoratori cinesi.

Sui 295 denunciati del 2012 a interessare lavoratori cinesi siano soltanto tre casi.
A dimostrazione ulteriore di questa realtà è il caso stesso del laboratorio andato a fuoco, dove il numero dei lavoratori morti è risultato superiore a quello dei dipendenti dichiarati dall’azienda.

Nel 2011 in 102 aziende su 106 ispezionate riscontrate irregolarità. Lucibello ha ricordato, ancora, che nel corso degli ultimi anni l’Inail ha svolto una specifica attività ispettiva nei confronti di imprese cinesi operanti nel territorio di Prato.
In particolare, a partire dal 2010, l’Istituto ha partecipato agli interventi ispettivi “interforze”, programmati nell’ambito del “Patto per Prato Sicura”
Nel 2011, nel territorio della provincia pratese, sono state ispezionate – sia in autonomia che in congiunta con altri Enti/Organismi.
106 aziende: in 102 di queste sono state riscontrate irregolarità (96,23%)
e
– stati rilevati 508 lavoratori non in regola (di cui 381 in nero
).

Per ogni impresa una media di quattro lavoratori in nero.

Nel 2012 verifiche in 156 aziende: 149 erano non in regola.

Al 30 novembre 2013 controlli in 132 aziende: il 96,21% è non conforme alla legge.

La positiva esperienza del “Patto per Prato sicura”. “Il presupposto essenziale per produrre risultati concreti è un’azione coordinata di tutti i soggetti che agiscono nel territorio e che, necessariamente, devono essere adesso ancora più uniti nel procedere insieme a controlli, ispezioni e accertamenti – ha affermato Lucibello, sottolineando la positività dell’esperienza del “Patto per Prato sicura”, la cooperazione tra Governo e Istituzioni locali nell’azione di contrasto alle varie forme di illegalità varata dal 2010

Fonte: INAIL

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