Sale iodato e prevenzione del gozzo endemico

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 91 del 20 aprile 2005 è pubblicata la Legge 21 marzo 2005, n. 55 sulle “Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica”.

La Legge 21 marzo 2005, n. 55 definisce, ai fini della iodioprofilassi, le modalità di utilizzo e di vendita del sale alimentare arricchito con iodio destinato al consumo diretto oppure impiegato come ingrediente nella preparazione e nella conservazione dei prodotti alimentari, intendendo per sale alimentare comune il sale definito dal regolamento concernente la produzione e la commercializzazione del sale alimentare di cui al decreto del Ministro della sanità 31 gennaio 1997,n.106, mentre per sale arricchito con iodio il sale definito dal regolamento concernente la produzione e il commercio di sale da cucina iodurato, di sale iodato e di sale iodurato e sodato di cui al decreto del Ministro della Sanità 10 agosto 1995, n. 562.
Sostanzialmente, il provvedimento è finalizzato a favorire la commercializzazione e l’utilizzo di sale arricchito di iodio, in luogo del sale comune, anche nella preparazione e conservazione dei prodotti alimentari, al fine di contrastare l’epidemia gozzigena (gozzo endemico) e le altre manifestazioni dovute a carenza iodica. La legge nasce sulla scorta delle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che invitano tutti i Paesi a promuovere opportune azioni per eliminare in via definitiva le patologie (in particolare il gozzo endemico che in Italia interessa circa cinque milioni di soggetti) connesse alla carenza alimentare di iodio, che costituiscono un grave problema di sanità pubblica.
Il provvedimento impone a bar, ristoranti, mense e punti vendita di sale destinato al consumo diretto di assicurare la contemporanea disponibilità di sale iodato e di sale alimentare comune.

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