Salute globale: il Manifesto per l’equità

Come ci informa il Centro di documentazione per la promozione della salute (DORS) della Regione Piemonte, un gruppo di esperti della sanità pubblica ha elaborato il Manifesto per l’equità il cui testo riportiamo nel link. Il Manifesto è stato fatto proprio da alcune società scientifiche col proposito di promuovere l’attivazione verso le politiche e gli interventi capaci di prevenire e moderare le disuguaglianze nella salute e nell’assistenza sanitaria.

Il Manifesto per l’equità è stato elaborato da un gruppo di esperti della sanità pubblica coordinati dal prof. Cesare Cislaghi e dal prof. Giuseppe Costa nell’ambito di un progetto di ricerca finalizzata ex art. 12 della Regione Valle d’Aosta.
Il Manifesto è stato fatto proprio da alcune società scientifiche (AIE per gli epidemiologi, SitI per gli igienisti, AIES per gli economisti sanitari, Società di Epidemiologia Psichiatrica), col proposito di promuovere l’attivazione verso le politiche e gli interventi capaci di prevenire e moderare le disuguaglianze nella salute e nell’assistenza sanitaria.
Nella Premessa al Manifesto che si articola in varie Tesi, gli Autori sottolineano che la riduzione delle disuguaglianze sia un traguardo irrinunciabile per qualsiasi politica sanitaria. Infatti, il Piano Sanitario Nazionale, benché con diverse angolature, rivendica l’impegno per un sistema che garantisca a tutta la popolazione il mantenimento e il recupero della salute. In sanità, del resto, l’equità non può essere considerata un obiettivo di parte bensì come uno dei valori fondanti di qualsiasi intervento di piano, anche se , nonostante l’impegno profuso sulle tematiche dell’equità, la Sanità pubblica italiana non abbia ancora potuto fornire l’apporto che le è richiesto. In particolare, le valutazioni delle disuguaglianze sono soltanto episodiche e non permettono di conoscerne dimensioni e cause, di seguirne le variazioni nel tempo e di suggerire ai gestori del sistema salute, , interventi correttivi efficaci.
Il “Manifesto per l’equità” è stato costruito attraverso successive tappe di lavoro. La riflessione sui dati disponibili, il confronto delle opinioni emerse e infine l’elaborazione di un documento conclusivo. L’obiettivo ultimo è di proporre il problema a chi ha responsabilità di governo, fornendo adeguati strumenti di conoscenza.

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