Sartori: “L’INAIL un consulente globale della sicurezza sul lavoro”

Intervistato da “il Sole24ore” il Presidente dell’Istituto anticipa alcune linee guida del piano industriale. Tra gli obiettivi: ottimizzare al massimo il patrimonio immobiliare strumentale per finanziare interventi sulla prevenzione a favore delle Pmi

L’obiettivo finale: fare dell’INAIL non solo un Ente pubblico assicuratore, ma un vero e proprio consulente globale della sicurezza e della prevenzione sui luoghi di lavoro.

Intervistato da Davide Colombo su “il Sole24Ore”, il Presidente-Commissario straordinario dell’INAIL, Marco Fabio Sartori, ha anticipato alcune delle linee più significative del suo piano industriale, in corso di completamento in questi giorni.

13 febbraio 2009.

Tra i traguardi fissati da Sartori anche la massima ottimizzazione del patrimonio immobiliare non strumentale dell’Istituto (valutato attorno al miliardo e mezzo di euro), per generare risorse che finanzieranno investimenti per la messa in sicurezza delle piccole e medie imprese, la categoria di aziende dove il tasso infortunistico è più alto. Vediamo, in dettaglio, alcuni punti del piano illustrato da Sartori.

Per partire un fondo di 250 milioni. “I dettagli sono ancora da definire”, ha detto il Presidente dell’INAIL, “ma credo che un fondo iniziale di 250 milioni potrebbe rappresentare un’adeguata base di partenza. Ci muoveremo nell’attuale quadro normativo che consente all’INAIL di utilizzare fino al 7% dei fondi disponibili e lo faremo senza toccare le disponibilità di cassa dell’Istituto che, con l’utile di 1,7 miliardi del 2008, salgono a quasi 14 miliardi depositati in tesoreria”.

Un soggetto privato specializzato il “regista” dell’operazione. Secondo Sartori resta ancora da valutare a chi dare la responsabilità del progetto – ovvero, se farlo “in casa”, oppure rivolgersi a un fondo immobiliare -, “ma è possibile che alla fine la scelta sarà quella di affidarci ad un soggetto privato specializzato individuato attraverso una gara”. L’INAIL eventualmente potrebbe anche gestire direttamente una società-veicolo cui verrebbe trasferita in toto l’attività di valorizzazione del patrimonio immobiliare già oggi a reddito.

Più sedi integrate con Inps e Inpdap per liberare nuove risorse. La chiusura, il prossimo mese di aprile, dell’operazione Scip2 – l’intervento di cartolarizzazione basato sulla vendita di parte degli immobili degli enti previdenziali – e la possibilità, stabilita nel ‘Milleproroghe’, che l’inoptato tornerà nel patrimonio dell’INAIL, non saranno elementi in grado di condizionare il piano industriale. “Vedremo i valori e valuteremo il da farsi , ma la nostra operazione prescinde da questo passaggio”, ha precisato Sartori. Il Presidente, piuttosto, conta di fare affidamento sulle risorse immobiliari liberate dagli accorpamenti previsti di alcune sedi di INAIL, Inps e Inpdap. (omissis – vedi link)

Nuovi rapporti con le aziende. Sartori ha espresso l’intenzione di instaurare una nuova logica nei rapporti con le imprese, puntando sulla collaborazione e su percorsi condivisi. (omissis – vedi link)

La tempistica del piano. Secondo il mandato affidato dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, il piano industriale dovrebbe essere ultimato e presentato entro il prossimo mese di marzo. (omissis – vedi link)

Tagli di organico per 1.328 unità. E’ questa la misura del contenimento del personale che verrà realizzato, secondo quanto imposto dalla manovra d’estate. (omissis – vedi link)

(Red)

Fonte: INAIL

Approfondimenti

Precedente

Prossimo