Scompare l’appello. Dalle aule di giustizia

In questa nota del sito web di Virgilio.it si sottolinea che con l’approvazione della Legge Pecorella viene dimezzato il potere del pubblico ministero che perde il potere di proporre l’appello contro la sentenza di assoluzione. E la Corte di Cassazione diventa giudice di merito.

Novità in vista per il processo penale. Il pubblico ministero non potrà più presentare l’appello contro le sentenze di assoluzione e di proscioglimento. L’imputato condannato conserverà, invece, il diritto di proporre l’appello ed eventualmente il ricorso alla Corte di Cassazione.
Sono questi gli effetti della cosiddetta Legge Pecorella, definitivamente approvata la scorsa settimana dal Parlamento.
Il nuovo provvedimento, se entrerà in vigore, riguarderà, anche le funzioni della Cassazione. La Corte non sarà più solo un giudice delle leggi, cioè chiamato a giudicare sulla corretta applicazione di norme e atti legislativi, ma di fatto sarà chiamato a giudicare nel merito.
L’ultima arrivata, tra le riforme sulla giustizia messe in campo dal governo, è quella che, forse, stà suscitando le maggiori polemiche. Il fronte è molto ampio. Opposizione, giudici e giuristi sono uniti nel sostenere che la legge è una palese violazione della Costituzione.
(da Virgilio.it)

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