Scuole: Guariniello chiude l’Istituto Vittorini

I soffitti rischiano di crollare.
A casa gli oltre 820 studenti: è uno dei sette edifici che nella mappa del pm sono considerati pericolosi. E’ il primo dei provvedimenti d’urgenza applicato dall’Asl

Scuole: Guariniello chiude il Vittorini : i soffitti rischiano di crollare.

A casa gli oltre 820 studenti: è uno dei sette edifici che nella mappa del P.M. sono considerati pericolosi.

Niente lezioni al Vittorini.
Da oggi gli 820 studenti dell’istituto di via Crea a Grugliasco sono a casa perché l’Asl ha ordinato la chiusura dell’edificio perché lo considera insicuro.

È il primo provvedimento d’urgenza scaturito dalla mappatura che la procura di Torino sta facendo degli immobili scolastici pericolosi e non è escluso che provvedimenti analoghi possano essere presi a breve in altri istituti del Torinese.

Quella del Vittorini era la struttura che destava maggiori preoccupazioni per i controsoffitti di gesso, particolarmente pesanti e in cattivo stato.
Una situazione che porta immediatamente alla memoria la tragedia del Darwin, che costò la vita al giovanissimo Vito Scafidi e che aprì gli occhi sul degrado dell’edilizia scolastica, stretta tra l’incudine della vetustà degli edifici e il martello della cronica mancanza di fondi per la ristrutturazione.

Il procuratore Raffaele Guariniello qualche tempo fa aveva incaricato alcuni consulenti di redigere una valutazione dei rischi in sette scuole della provincia e, vista la gravità delle perizie, aveva subito inviato una segnalazione alle aziende sanitarie competenti per territorio.
E negli ultimi giorni l’elenco degli istituti finiti nel mirino della procura si è ulteriormente allungato.
Ieri mattina gli esperti dello Spresal dell’Asl To3 si sono presentati nell’edificio che ha riunito sotto lo stesso tetto il Castellamonte e il Vittorini, istituto per geometri uno e per ragionieri l’altro.

Gli ispettori hanno chiuso la scuola perché i soffitti dei corridoi centrali e di quelli laterali devono essere urgentemente sostituiti o semplicemente tolti — ha spiegato la dirigente amministrativa Giovanna Capriotti.

Già a novembre c’era stata una visita dell’Asl, ma nessuno ci aveva informato di quale fosse stato l’esito.
Ieri i tecnici sono tornati e, oltre ai controsoffitti, in alcuni punti hanno anche trovato della lana di vetro, isolante potenzialmente cancerogeno a seconda della grandezza delle sue fibre.

In realtà la gravità della situazione nel polo scolastico di via Crea era già nota dal 2011, quando erano state compilate delle schede di valutazione per monitorare lo stato dell’edilizia scolastica.
Ma, a causa della mancanza di fondi, non erano mai stati presi provvedimenti.

Una condizione ricorrente anche nelle altre scuole sotto la lente della procura, dal vicino Marie Curie all’Albert di Lanzo passando per tre edifici di Ciriè.

(data 18.1.2013)

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