3. Intesa sulle linee guida in materia di controlli, ai sensi dellarticolo 14, comma 5, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5 convertito dalla legge 4 aprile 2012, n. 35.
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Indice
1. Premessa
2. Finalità
3. Ambito di applicazione
4. Definizioni
5. Principi
5.1 Chiarezza della regolazione
5.2 Proporzionalità al rischio
5.3 Coordinamento delle attività di controllo
5.4 Approccio collaborativo del personale
5.5 Formazione e aggiornamento del personale.
5.6 Pubblicità e trasparenza dei risultati dei controlli
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1. Premessa
Le presenti Linee Guida, previste dal comma 5 dellart. 14 del d.l. 9 febbraio 2012, n. 5 convertito in legge 4 aprile 2012, n. 35, rappresentano lo strumento con cui le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli enti locali conformano le rispettive attività di controllo, nellambito dei propri ordinamenti ai principi di chiarezza della regolazione; proporzionalità al rischio; approccio collaborativo del personale; pubblicità e trasparenza dellazione e dei risultati del controllo e coordinamento.
Adottate mediante intesa in sede di Conferenza unificata, le Linee Guida rappresentano il risultato di unelaborazione condivisa sulla razionalizzazione e la semplificazione dei controlli sulle imprese.
Le Linee Guida sono state adottate nel rispetto dei principi e dei criteri direttivi fissati dagli articoli 20, 20-bis e 20-ter della legge 15 marzo 1997, n. 59.
Si tratta dei principi di proporzionalità, coordinamento e programmazione, collaborazione, razionalizzazione e informatizzazione.
Lapplicazione di tali principi consente di semplificare i controlli in una prospettiva di maggiore efficacia ed efficienza poiché permette di:
1) eliminare tutte le attività di controllo non necessarie alla tutela degli interessi pubblici perseguiti;
2) eliminare o ridurre le duplicazioni e le sovrapposizioni che recano ingiustificati intralci al normale esercizio delle attività dellimpresa