Senato, Commissione Lavori pubblici sui DDL 2156, 2044, 2168 e 2174

La 8.a Commissione Lavori pubblici del Senato ha espresso parere favorevole ma con molte importanti osservazioni sui DDL 2156, 2044, 2168 e 2174, finalizzati a prevenire i fenomeni degenerativi della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SUI DISEGNI DI LEGGE N. 2156, 2044, 2168 e 2174

La 8a Commissione, esaminati per quanto di propria competenza i disegni di legge congiunti in titolo, considerato che:

-i disegni di legge in esame appaiono finalizzati a prevenire i fenomeni degenerativi della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione, in modo da fornire risposte adeguate alla domanda di trasparenza e controllo proveniente dall’intera collettività;

– il disegno di legge n. 2156, in particolare, coglie tale esigenza attraverso un condivisibile e opportuno approccio multidisciplinare, partendo dal presupposto che i tradizionali strumenti sanzionatori rappresentano solo alcuni fra i diversi mezzi di contrasto alla corruzione e all’illegalità nell’azione amministrativa;

– risulta altresì apprezzabile la disposizione (articolo 3 del disegno di legge n. 2156) che – modificando l’articolo 7 del “Codice dei contratti pubblici” – istituisce, presso l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, la Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP), che dovrà contenere tutte le informazioni riguardanti i bandi e gli avvisi di gara, le aggiudicazioni e gli affidamenti, le imprese partecipanti, l’impiego della manodopera e le relative norme di sicurezza, i costi e gli scostamenti rispetto a quelli preventivati, i tempi di esecuzione e le modalità di attuazione degli interventi, i ritardi e le disfunzioni, i programmi triennali dei lavori pubblici, l’elenco dei contratti pubblici affidati, gli stati di avanzamento e l’ultimazione di lavori, servizi e forniture, l’effettuazione del collaudo e l’importo finale;

– la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni della corruzione all’interno della pubblica amministrazione e, più in particolare, all’interno del complesso dei rapporti contrattuali tra stazioni appaltanti e imprese aggiudicatrici, possono essere efficacemente perseguiti soltanto attraverso la predisposizione di puntuali meccanismi basati sull’effettiva trasparenza ed accessibilità dei dati, nonché di adeguati strumenti di segnalazione preventiva delle anomalie e successiva irrogazione di sanzioni certe e proporzionate alla gravità degli illeciti e delle infrazioni commesse;

– dall’impostazione del disegno di legge n. 2156 consegue la necessità di introdurre una serie di misure normative volte ad avviare un processo di riqualificazione delle stazioni appaltanti, per elevarne la professionalità e l’efficienza,

esprime parere favorevole, con le seguenti osservazioni:

– la Banca dati nazionale dei contratti pubblici deve essere strutturata secondo un formato di facile ed immediata leggibilità ed accessibile gratuitamente sulla rete internet;

– vanno rafforzati i poteri ispettivi ed istruttori dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, con particolare riguardo alla possibilità di segnalare preventivamente eventuali anomalie nell’esecuzione dei contratti pubblici e di irrogare tempestivamente misure sanzionatorie adeguate alla gravità degli illeciti e delle infrazioni;

– occorre rafforzare i poteri ispettivi e gli organici delle Direzioni provinciali del lavoro e dei Servizi di prevenzione delle ASL, garantendo altresì la piena applicazione, in tutte le Regioni, dell’articolo 13, comma 6, del decreto legislativo n. 81 del 2008 e successive modificazioni, allo scopo di contrastare il lavoro nero e la violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro;

– è opportuno dotare la mano d’opera impiegata nei cantieri di un tesserino personale di riconoscimento, allo scopo di garantirne la immediata identificazione;

– è necessario valorizzare la figura dei collaudatori, sia sul piano dei controlli tecnici che di quelli amministrativi, configurando tali figure come soggetti fiduciari delle amministrazioni pubbliche, a presidio del corretto funzionamento delle procedure di affidamento dei contratti di appalto.

(Red)

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