Il testo 2, su richiesta del Governo, ha assorbito la proposta n. 3, a prima firma del sen. Centinaio (LN), che impegnava a sostenere le richieste dei cittadini di Broni.
La risoluzione n. 4, a prima firma della sen. Fucksia (M5S), impegna il Governo a tenere conto delle priorità emergenti dai lavori della Commissione in relazione a modifiche della normativa; a prevedere il riconoscimento e la esportabilità della formazione in materia di sicurezza sul lavoro; a porre in essere progetti mirati al contrasto delle malattie professionali e cronico degenerative.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Bobba ha espresso parere contrario sulla risoluzione n. 1, a prima firma del sen. Barozzino (SEL), che impegnava il Governo a capovolgere il paradigma della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, applicando la prevenzione e non solo la gestione del rischio; ad affrontare il problema dei lavoratori inidonei; a garantire la possibilità di rientrare nel sistema dell’istruzione; a confermare la centralità e il ruolo dei servizi di prevenzione negli ambienti di lavoro; a consentire alle rappresentanze dei lavoratori l’accesso al sistema informativo nazionale di prevenzione; ad abrogare la normativa di riferimento nell’ambito del Jobs Act.
Nella seduta pomeridiana di ieri la relatrice, sen. Fabbri (PD), ha dato conto del lavoro della Commissione, insediatasi nel settembre 2014, che sta indagando su situazioni specifiche (la salubrità degli ambienti di lavoro dello stabilimento Ilva di Taranto, i cantieri Expo, la presenza di amianto su luoghi di lavoro) e, più in generale, intende occuparsi di valutazione delle politiche pubbliche, governance delle attività di controllo, incentivi economici alle imprese per gli standard di sicurezza, semplificazione in materia di sicurezza, formazione e prevenzione di genere.