Sentenza contro il crocifisso in classe, perché l’UE non c’entra niente.

Riportiamo nel link la dichiarazione del porta voce della Commissione europea Michele Cercone, responsabile giustizia e degli interni, rilasciata a Bruxelles il 4 novembre scorso, dopo l’attacco che, da alcune parti, è stato sollevato contro l’Unione europea, dopo la Sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato l’Italia per l’esposizione del crocifisso nelle scuole.

L’attacco all’Europa per la Sentenza del crocifisso è ingiustificato, anche perché è il frutto di una prevalente confusione tra la Corte di Giustizia europea e la Corte europea dei diritti dell’uomo (che è parte dell’Unione europea).
Poiché l’Unione europea, non potendo reagire ufficialmente, ha affidato a un suo portavoce il compito di negare ogni rapporto tra la sentenza, qualunque cosa se ne pensi, e l’Unione europea stessa.

Il portavoce Michele Cercone spiega nella dichiarazione che riportiamo nel link che sulla questione dei simboli religiosi, come il crocifisso in classe, sono gli Stati membri a legiferare. Così è stato spiegato il duplice no comment sulla sentenza venuta dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.

La Corte non fa parte dell’Unione europea ma del Consiglio d’Europa che ha 47 Stati membri ed è stato fondato nel 1949, ben prima che venisse firmato il Trattato di Roma. La Corte europea dei diritti dell’uomo sorveglia il rispetto della Convenzione dei diritti dell’uomo: se un cittadino ritiene che ci sia stata una violazione della Convenzione può rivolgersi a Strasburgo ma solo dopo essersi rivolto ai giudici interni del Paese di cui è cittadino. Insomma, si tratta di un’altra organizzazione internazionale.

Un’altro elemento di possibile confusione è l’assonanza dei nomi delle città dove risiedono le due, diversissime corti: quella dei diritti dell’uomo ha sede a Strasburgo (dove una volta al mese si riunisce il Parlamento europeo, che non c’entra proprio niente) e la Corte di Giustizia europea che ha sede a Lussemburgo.

(LG-FF)

Approfondimenti

Precedente

Prossimo