Sentenza: Rogo Umbria Olii, sconcerto per lo sconto in secondo grado

La Corte d’Appello di Perugia assegna un terzo di colpa alla ditta di Maurizio Manili.

Sentenza: Rogo Umbria Olii, sconcerto per lo sconto in secondo grado:
– in appello: 5 anni e 4 mesi
– era stato condannato a: 7 anni e mezzo

La Corte d’Appello di Perugia assegna un terzo di colpa alla ditta di Maurizio Manili.

Il legale del padre: «Le responsabilità restano chiare ma c’è rammarico per il concorso di colpa»

La Corte d’appello di Perugia ha condannato l’ex amministratore della Umbria Olii, Giorgio Del Papa, a 5 anni e 4 mesi di reclusione per l’omicidio colposo plurimo di Giuseppe Coletti, Vladimi Todhe, Tullio Mottini e Maurizio Manili, i quattro operai che persero la vita nella tragica esplosione del 25 novembre 2006.

La sentenza di secondo grado è arrivata dopo una lunga giornata in cui la difesa ha tentato di smontare le accuse, chiedendo l’assoluzione di Del Papa o comunque le attenuanti generiche e una riduzione della pena. Quindi, intorno alle 18,30, la Corte d’appello di Perugia (presidente Belardi, a latere Veranucci e Ricciarelli) si è chiusa in camera di consiglio fino alle 21 circa, quando è stato letto il dispositivo in aula.

La Corte d’appello ha riformato parzialmente la sentenza di primo grado, con la quale Del Papa era stato condannato a 7 anni e mezzo.

In particolare, l’ex amministratore è stato assolto per l’omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, in riferimento allo stoccaggio dell’olio contenuto nel silo, ed è stato decretato il non luogo a procedere per il getto pericoloso di cose in relazione allo sversamento.

La condanna per omicidio colposo plurimo è stata, invece, riderteminata in 5 anni e 4 mesi a seguito della
– concessione delle attenuanti generiche
e
– dell’assegnazione del concorso di colpa nella misura di un terzo per la ditta Manili.

In pratica, Del Papa per la corte è responsabile nella misura dei due terzi dell’esplosione.

La corte ha assegnato anche il risarcimento del danno per le parti civili costituite in appello: 200 mila euro per la moglie e il figlio di Maurizio Manili, morto nel rogo, 170 mila euro per il padre Gianfranco Manili e una somma inferiore ai 100 mila euro per un fratello.

Manili: «Rammarico per concorso di colpa»

«La sentenza ci soddisfa in maniera parziale – commenta l’avvocato Roberto Romani, legale di parte civile di Gianfranco Manili – perché c’è una conferma sostanziale dell’impianto accusatorio con un chiaro riconoscimento di responsabilità.
Resta però il rammarico per l’assegnazione del concorso di colpa a una vittima dell’incendio. Ora vedremo le motivazioni e valuteremo il da farsi».

«Sconcertati» dice Mario Bravi segretario Cgil
«La parziale riforma della sentenza di primo grado che ha rideterminato e abbassato la pena a carico di Giorgio Del Papa (di cui peraltro viene confermata la colpevolezza) e, soprattutto, il riconoscimento di un concorso di colpa a carico di chi non c’è più, come Maurizio Manili lascia sconcertati»

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