Sicurezza marittima: la Commissione prende provvedimenti contro l’Italia e la Slovacchia.

Come riferito nella Nota IP/08/1028 del 26 giugno 2008, la Commissione ha deciso di inviare un parere motivato all’Italia per non aver attuato adeguatamente la normativa europea sul controllo delle navi da parte dello Stato di approdo e alla Slovacchia per non aver rispettato la normativa europea sull’inquinamento provocato dalle navi e sull’introduzione di sanzioni per i responsabili di scarichi inquinanti.

La Commissione ha inviato un parere motivato all’Italia per non aver attuato correttamente una direttiva del 1995, che è stata successivamente modificata, fra l’altro, a seguito dell’incidente dell’Erika.

La direttiva è intesa a ridurre il trasporto marittimo al di sotto delle norme nelle acque comunitarie promuovendo l’osservanza della legislazione internazionale e comunitaria sulla sicurezza marittima, definendo i criteri comuni per il controllo delle navi da parte degli Stati di approdo e armonizzando le procedure di ispezione e fermo.

Più in particolare, la direttiva prevede l’ispezione obbligatoria presso i porti europei delle navi potenzialmente più pericolose. Essa autorizza tuttavia che, per motivi operativi, un 5% di tali navi non si sottoposto ad ispezione.

Negli anni 2004-2006 la mancata effettuazione delle ispezioni obbligatorie da parte dell’Italia riguardava una percentuale di navi più che doppia rispetto a quella consentita.

(LG-FF)

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