Sicurezza stradale, i dati 2021-2022 del sistema di sorveglianza PASSI dell’Istituto Superiore di Sanità

Il sistema di sorveglianza PASSI dell’Istituto Superiore di Sanità effettua monitoraggi sui comportamentali connessi alla salute della popolazione adulta italiana tra cui l’adozione di misure di sicurezza per la prevenzione degli incidenti stradali. Dai dati 2021-2022 rilevato il mancato uso o l’uso inadeguato dei seggiolini auto per bambini per quasi il 20% degli italiani, mentre 5 intervistati su 100 dichiarano di essersi messi alla guida dopo aver bevuto alcol.

 

Sicurezza stradale fra pratiche diffuse e comportamenti ancora carenti. Nel 2021/2022 l’uso della cintura di sicurezza anteriore in auto è diffusa anche se non raggiunge tutti, mentre appena un terzo degli intervistati indossa la cintura posteriore quando viaggia in auto. L’uso del casco in motocicletta e in motorino sembra ormai una pratica consolidata, mentre l’utilizzo di seggiolini per i bambini in auto presenta ancora delle difficoltà: circa il 20% degli intervistati dichiara di non usarlo o di fare un uso inadeguato dei dispositivi di sicurezza per bambini da 0 a 6 anni. Inoltre, 5 intervistati su 100 dichiarano di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol nei 30 giorni precedenti. È il quadro che emerge dai dati diffusi dal sistema di sorveglianza PASSI dell’ISS.

Dai dati PASSI 2021-2022 emerge che 5 intervistati su 100 hanno guidato sotto l’effetto dell’alcol nei 30 giorni precedenti l’intervista, ovvero avevano assunto due o più unità alcoliche un’ora prima di mettersi alla guida. La percentuale di giovanissimi alla guida dopo aver bevuto alcol è leggermente più bassa che nel resto della popolazione ma rimane comunque preoccupante, poiché il rischio di incidenti stradali associato a questo comportamento è decisamente più alto quando legato alla giovane età: il 4% degli intervistati tra i 18 e i 21 anni ha, infatti, dichiarato di aver guidato dopo aver consumato bevande alcoliche, rischiando oltretutto di incorrere in una sanzione certa poiché in questa fascia d’età la soglia legale di alcolemia consentita è pari a zero.
La guida sotto effetto dell’alcol è più frequente nella fascia d’età 25-34 anni (8%) e tra gli uomini (7% vs 2% fra le donne).
Dal 2008 i dati sono in riduzione ma la flessione del biennio 2020/2021 è probabilmente collegata alle misure di contrasto alla pandemia e alla chiusura dei locali. Tanto è vero, evidenzia l’analisi, che il dato al 2022 torna ad essere analogo al 2019 e in linea con la tendenza osservata nel periodo pre-pandemico.

L’uso della cintura di sicurezza anteriore in automobile è abbastanza diffuso, anche se non raggiunge la copertura totale richiesta dalla legge. Prima del biennio 2020-2021 più di 8 intervistati su 10 dichiaravano di usare sempre la cintura anteriore viaggiando in auto come guidatori o come passeggeri sul sedile anteriore, mentre l’uso della cintura posteriore è sempre stato molto meno frequente e solo 1 intervistato su 4 riferiva di indossarla sempre, sebbene a partire dal 2015 si osserva un trend in chiaro aumento.
I dati del biennio 2021-2022 sull’uso della cintura posteriore in auto scontano alcuni problemi metodologici ma portano a far pensare, forse in modo sovrastimato, che questa pratica sia sempre più diffusa: oltre un terzo degli intervistati (36%) dichiara di usare sempre la cintura posteriore quando viaggia in auto. È invece consolidato l’uso del casco in moto, che riguarda il 96% degli intervistati.

A partire dal 2011 la sorveglianza PASSI indaga anche l’utilizzo di seggiolini e/o adattatori per il trasporto in auto di bambini. Il 19,6% del campione a livello nazionale dichiara il mancato uso o l’uso non adeguato dei seggiolini auto con punte superiori in alcune regioni come Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia.
Nel biennio 2021-2022, 2 persone su 10 hanno riferito di avere difficoltà a far uso di questi dispositivi, di non utilizzarli affatto o perfino di non avere alcun dispositivo di sicurezza, pur viaggiando in auto. Nelle Regioni meridionali questa quota raggiunge il 28% (vs 20% nel Centro e 12% nelle Regioni settentrionali). Il non utilizzo, o l’utilizzo “inadeguato” dei seggiolini/adattatori per il trasporto dei bambini in auto, è più frequente tra le persone socialmente svantaggiate, per bassa istruzione o per difficoltà economiche (32% contro il 17% fra le persone senza difficoltà economiche).

Il sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) nasce nel 2006 con l’obiettivo di effettuare un monitoraggio sullo stato di salute della popolazione adulta italiana. Raccoglie attraverso indagini campionarie informazioni sugli stili di vita e i fattori di rischio comportamentali connessi all’insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili e sul grado di conoscenza e adesione ai programmi di prevenzione. I temi indagati sono il fumo, l’inattività fisica, l’eccesso ponderale, il consumo di alcol, la dieta scorretta ma anche il controllo del rischio cardiovascolare, l’adesione agli screening oncologici e l’adozione di misure di sicurezza per prevenzione degli incidenti stradali, o in ambienti di vita di lavoro, la copertura vaccinale, lo stato di benessere fisico e psicologico e altri aspetti inerenti la qualità della vita connessa alla salute.

Fonte: Help Consumatori

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