Sicurezza sul lavoro: la formazione fa la differenza. Le richieste di CGIL, CISL e UIL Lombardia

La recente Assemblea Regionale dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e dei Delegati sindacali “Sicurezza sul lavoro: la formazione fa la differenza”, che si è svolta a Milano l’8 maggio 2024, ha focalizzato l’attenzione sulla formazione quale elemento fondamentale per la prevenzione degli infortuni e per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

La formazione deve essere correttamente erogata e la verifica sul luogo di lavoro delle competenze apprese deve essere esigibile come diritto di ogni lavoratrice e lavoratore in qualunque contesto e dimensione lavorativa/aziendale. La stessa è lo strumento che affiancato all’informazione e all’addestramento deve portare a promuovere sistemi di protezione, prevenzione e tutela della salute efficaci avendo sempre come riferimento il luogo di lavoro dove si opera, fornendo conoscenza e competenze specifiche individuali e collettive, a partire dal Documento di Valutazione dei Rischi che è lo strumento principe in cui sono individuati i pericoli per la salute e la sicurezza sia delle mansioni proprie del lavoratore nonché del luogo di lavoro, e indicate le misure di protezione e di prevenzione da adottare.

LE RICHIESTE DI CGIL CISL UIL LOMBARDIA

A Regione Lombardia, i sindacati propongono che si condivida la definizione di una intesa che coinvolga le parti datoriali e preveda, in coerenza con quanto stabilito in materia di obblighi di informazione e formazione (art.36 e 37 del d.lgs.81/2008), quanto segue:

  1. La consegna a ciascun lavoratore dell’estratto del DVR relativo ai pericoli per la salute e la sicurezza specifici della propria mansione e generali del luogo di lavoro;
  2. L’illustrazione dell’estratto del DVR da parte dell’RSPP, coadiuvato dal preposto, in un incontro coi lavoratori che effettuano la medesima mansione lavorativa (gruppo omogeneo di lavoratori);
  3. La previsione di incontri annuali del preposto, coadiuvato dal RSPP, con il proprio gruppo omogeneo di lavoratori per condividere le azioni di miglioramento e conoscere le eventuali modifiche del ciclo lavorativo;
  4. Le modalità di illustrazione e di consegna dell’estratto del DVR ai lavoratori e le modalità di tenuta degli incontri sono discussi e concordati con gli RLS;
  5. L’effettiva messa a disposizione per tutti i lavoratori e lavoratrici del libretto formativo, prioritariamente in formato elettronico, che attesti tutta la formazione effettuata, anche quella obbligatoria o di aggiornamento relativa alla tutela della salute e sicurezza;
  6. La formazione on the job per i settori a maggior rischio infortunistico;
  7. Continuare il confronto con le categorie delle costruzioni (FILLEA, FILCA, FENEAL) e farsi promotrice nei confronti del Governo nazionale di una proposta legislativa per introdurre il “badge di cantiere”.

A Regione Lombardia chiedono di intervenire nell’ambito della Conferenza Stato Regioni affinché si possa meglio regolare l’effettività degli obblighi di iscrizione nel Repertorio prevedendo anche le conseguenti sanzioni in caso di esercizio dell’attività da parte di Enti che non abbiano ottenuto la già menzionata iscrizione, al fine di consentire il controllo ed il governo dell’intera offerta formativa.
Ritengono necessaria la mappatura dei dati di presenza certificata da INAIL dei RLS nelle aziende a livello regionale.

All’Assessorato Welfare di Regione Lombardia chiedono di prevedere nel prossimo Piano Regionale di Prevenzione un Tavolo Tecnico dedicato al tema della Formazione per elaborare e condividere le linee guida utili alla realizzazione di un Piano Mirato di Prevenzione Regionale.

All’Assessorato Istruzione, Formazione, Lavoro di Regione Lombardia chiedono di garantire:

  1.  un accreditamento specifico su sicurezza sul lavoro, con regole e modalità di erogazione, controllo e verifica, conformi e applicabili alle specificità della materia, spesso non compatibili con requisiti e criteri validi per l’interezza degli accreditati ai servizi di formazione e lavoro;
  2.  l’attività di verifica del possesso e del mantenimento dei requisiti di accreditamento per l’esercizio dell’attività formativa in materia di salute e sicurezza;
  3. la verifica dell’efficacia e della qualità della formazione erogata, una certificazione della stessa in entrata e in uscita da parte degli Enti accreditati e la condivisione nell’ambito della Cabina di regia dei controlli effettuati e delle sanzioni irrogate.

All’Assessorato Istruzione, Formazione, Lavoro, all’Assessorato Welfare e all’Ispettorato del lavoro, ognuno con le proprie competenze, chiedono di rafforzare la collaborazione e la sinergia nell’attività di controllo e sanzione, anche a seguito di segnalazioni dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza o delle Organizzazioni Sindacali.

Agli Enti di Vigilanza, in un’ottica di effettiva attuazione del modello partecipativo voluto dal legislatore, chiedono che in fase ispettiva e nei relativi verbali diano evidenza dell’avvenuto coinvolgimento dei RLS/RLST.

Fonte: CGIL Lombardia

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