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I servizi di legalità e di sicurezza presentano panorami operativi superiori ad ogni altra attività istituzionale e comprendono interventi di:
a) – vigilanza e controllo del territorio.
Rientrano in questa definizione tutti quei servizi che si esprimono anche attraverso controlli preventivi, come: servizi di vigilanza e di presidio,servizi di polizia stradale, di polizia ferroviaria, di frontiera terrestre,portuale ed aeroportuale, di montagna, di polizia postale e delle comunicazioni;
b) – prevenzione e di intervento per manifestazioni, che possono portare minacce all’ordine pubblico.
Vi rientrano tutti i servizi di prevenzione e di eventuale intervento per manifestazioni sportive, di protesta o motivate da altre regioni, che vedono la presenza di folle che vanno controllate e, per fare questo, è ipotizzabile anche l’uso della forza;
c) – scorte.
Vi rientrano tipologie assai diverse, essendo varie le ragioni che impongono la scorta e che vanno dalla protezione personale, alla cerimonialità, alla sicurezza stradale ed altro;
d) – investigativi.
Vi rientrano tutte le tipologie di servizi aventi finalità investigative e che fanno della non visibilità la ragione primaria di efficacia;
e) – impiego di unità speciali, come cinofili, elicotteri ed aerei, natanti ed altri mezzi subacquei;
f) – protezione fissa ad edifici e ad altre infrastrutture.
Rientrano in questa tipologia tutte le protezioni ad edifici ritenuti meritevoli di tutela;
g) – percorsi formativi e di aggiornamento professionale.
Garantiscono la necessaria professionalità agli addetti. Nei percorsi formativi e di aggiornamento professionali, tesi a trasferire agli allievi saperi e procedure idonee proprio ad operare con sicurezza, si annidano fattori di rischio che vanno attentamente calibrati, onde evitare di esporre, per inesperienza, a pericoli non accettabili, né gestibili.
In tutte questa aree operative, i singoli interventi, solitamente dispongono di linee guide, formulate alla luce dei vincoli e degli obiettivi imposti dall’ETICA, dalla LEGGE, dalle ESIGENZE FUNZIONALI.
Sono questi i tre parametri di riferimento costante di ogni attività di polizia.
Per queste ragioni, tutte le Forze di polizia, nazionali e locali devono vedere nella legislazione a tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro un momento particolarmente propizio di revisione dei Modelli organizzativi, così come suggerito dallarticolo 30 del D.Lgs. 81/2008 e dei Protocolli operativi, per verificarne la corrispondenza ai vincoli legislativi, alle necessità funzionali ed alla visione etica, questultima di sempre maggiore rilevanza, perché unica in grado di sopperire anche alla eventuali carenze legislative o funzionali