Questa collaborazione, nel rispetto dei ruoli istituzionali ricoperti da ciascun firmatario, opera nel contesto del Protocollo nazionale e della Legge sul caporalato e prevede interventi volti ad affrontare in modo efficace il rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori, nonché le problematiche della sicurezza e della salute.
Alcuni dei punti chiave:
– attivazione di interventi coordinati tra gli organismi pubblici di controllo e quelli paritetici di prevenzione, anche attraverso la condivisione delle banche dati e delle risorse utili a rendere più efficiente ed efficace l’azione di vigilanza nel settore agricolo;
– promozione di concrete azioni a garanzia delle condizioni di legalità nonché di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche mediante l’intervento del sistema della bilateralità;
– individuazione e diffusione di pratiche che, anche mediante la contrattazione decentrata territoriale e misure di semplificazione amministrativa, valorizzino ed incentivino le attività economiche del settore agricolo ed i prodotti d’eccellenza delle imprese che operano in condizioni di legalità e sicurezza;
– introduzione, nel rispetto delle norme comunitarie in materia di agricoltura, di forme di condizionalità relativa al rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per l’accesso ai fondi europei e il mantenimento dei benefici ad essi collegati.
Grazie agli strumenti messi a punto, l’iniziativa contribuisce a garantire i necessari livelli di legalità, sostenendo anche in maniera fattiva la promozione della cultura della salute e sicurezza del lavoro.
Il Protocollo sarà valido ed efficace dalla data di sottoscrizione del 25 ottobre 2016 fino al 31 dicembre 2017 e potrà essere prorogato o riproposto, previa verifica dei risultati prodotti.