“Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto” di Luca Rossi

Pubblichiamo nella rubrica settimanale “Diario di cantiere” l’approfondimento “Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto” di Luca Rossi, ingegnere, ricercatore del Laboratorio cantieri temporanei o mobili del Dipartimento Innovazioni Tecnologiche presso INAIL.

Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto

I sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto sono dispositivi di protezione collettiva che proteggono il lavoratore, che lavora all’interno dello scavo, dal rischio di seppellimento. Essi vengono utilizzati nei cantieri temporanei o mobili come, ad esempio, quelli relativi alla costruzione o manutenzione delle reti infrastrutturali, di fondazioni e, più in generale, di
manufatti interrati. Vengono realizzati in cantiere o prodotti in fabbrica.

Essi devono possedere requisiti dimensionali e resistenza adeguati al terreno per tener conto della morfologia, della presenza di falde d’acqua, di impianti interrati (energia elettrica, gas, acqua, telecomunicazioni), di opere e/o strutture interrate o fuori terra.

La corretta individuazione di questi sistemi di protezione presuppone dunque la determinazione preliminare delle caratteristiche del terreno (natura, inclinazione delle pareti e altri parametri che influiscono sulla stabilità in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo).

Per leggere l’articolo completo di Luca Rossi andare al primo link.

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