SISTRI, acque agitate e nuova proroga al 1.o giugno 2012? Indagine della Procura di Napoli

Secondo ItaliaOggi.it, l’entrata in funzione del sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti viaggia spedito verso una nuova proroga, al primo giugno 2012. Indagine della Procura di Napoli (fonte Sole24ore.it).
Il Sottosegretario Saglia ha risposto a interpellanza presentata da Simonetta Rubinato (Pd) sugli alti costi imputati al SISTRI

Fonte ItaliaOggi. it

Potrebbe essere in vista una nuova proroga, al 1.o giugno 2012.

Da un lato, l’entrata in funzione del sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti viaggia spedito verso una nuova proroga, al primo giugno 2012.

Dall’altro, il ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo, viene investito da una richiesta: togliere il segreto di stato sulla gestione del Sistri, a seguito dell’indagine penale avviata dalla procura di Napoli e degli avvisi di garanzia emessi ieri (si veda ItaliaOggi di ieri).

Sullo sfondo, gli alti costi imputati a un sistema mai partito, eppure già gravanti sulle imprese. «L’ammontare dei contributi versati dai soggetti obbligati nel 2010 è dell’ordine dei 65-68 milioni di euro, mentre i costi relativi alla tecnologia ed al funzionamento del sistema si situano intorno al 90% di detta cifra», ha spiegato ieri il sottosegretario allo sviluppo economico, Stefano Saglia, rispondendo in aula a Montecitorio ad un’interpellanza urgente di Simonetta Rubinato (Pd).

Poi, Saglia ha aggiunto, che il rimanente 10% dei contributi versati «dovrà servire per coprire gli oneri imprevisti nel 2011 e gli eventuali aggiornamenti tecnologici», mentre le entrate 2011 «saranno di molto inferiori» rispetto a quelle del 2010, «in ragione dell’avvenuta riduzione di oltre la metà dell’entità dei contributi disposta a favore delle pmi».

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Tre avvisi di garanzia e perquisizioni nelle sedi delle società Selex Management (Finmeccanica) e Viacom.

Richiesta di informazioni al Ministero dell’Ambiente precisa: precisa: “massima trasparenza” (Fonte Sole24Ore)

Li ha disposti la Procura di Napoli, nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità nell’aggiudicazione dell’appalto per la realizzazione del Sistri, il sistema satellitare di controllo della tracciabilità dei rifiuti voluto dal ministero. Su delega del Procuratore aggiunto di Napoli, Federico Cafiero de Raho, e dei sostituti, Catello Maresca e Marco Del Gaudio, la Guardia di Finanza ha acquisito presso le sedi delle società coinvolte e in alcuni uffici del ministero documentazione, che gli inquirenti valutano come «molto interessante», sull’appalto in questione.

Il ministero dell’Ambiente precisa: massima trasparenza
In una nota il ministero dell’Ambiente ha indicato massima fiducia e massima collaborazione nei confronti delle autorità inquirenti che indagano sul Sistri «ben felice che la magistratura faccia piena luce sul sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi».

Nella nota si ricorda che «il progetto, avviato dal precedente Governo, che aveva già effettuato la scelta della Selex, è stato mandato avanti dall’attuale Governo, avendone valutata e riconosciuta l’utilità sociale per contrastare l’illegalità nel settore dei rifiuti. Per queste ragioni il Ministero fornirà, come del resto ha sempre fatto, la massima collaborazione alle autorità inquirenti nelle quali nutre la massima fiducia».

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(Red)

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