Slitta di due anni la scomparsa delle vecchie lampadine

A Bruxelles la commissione tecnica sulla Direttiva dedicata alla progettazione compatibile (Ecodesign) ha sancito definitivamente che le vecchie alogene potranno rimanere in circolazione nell’Unione Europea fino al 2018.

L’Unione Europea aveva deciso, nel lontano 2009, di mettere al bando, a partire da settembre 2016, tutte le lampadine di classe C ed inferiore, l’attuale classificazione più bassa sull’etichetta energetica, ad esclusione dei faretti direzionali. All’epoca l’accordo aveva avuto il forte sostegno del mondo industriale ma adesso gli Stati UE, dopo essersi consultati, hanno deciso di posticipare la scomparsa di questo tipo di lampadine.

Venerdì 18 aprile si è, infatti, riunita a porte chiuse a Bruxelles la commissione tecnica sulla Direttiva dedicata alla progettazione compatibile (Ecodesign) e l’incontro ha sancito definitivamente che le vecchie alogene potranno rimanere in circolazione nell’Unione Europea fino al 2018.

Il congelamento del provvedimento e lo slittamento di ben due anni mette a repentaglio risparmi fino a 6,6 miliardi di Euro sostiene Legambiente. “La sola illuminazione in Europa – ha commentato Davide Sabbadin, responsabile efficienza energica dell’associazione – brucia 340TWh di elettricità ogni anno: l’equivalente del consumo elettrico domestico complessivo di Italia, Francia e Regno Unito. Un posticipo di due anni della messa al bando delle lampadine peggiori significherebbe rinunciare a 33TWh di risparmio energetico, perché i consumatori continuerebbero a comprare lampadine inefficienti”.

La decisione aggrava la già pesante spesa pro capite in paesi ad alto costo dell’energia come l’Italia mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica. Si perde così un’ulteriore buona occasione per liberare l’Europa di una parte della sua dipendenza da fonti energetiche extra-UE.

Fonte: Greenews

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