Tre gli interventi portati ad Ambiente Lavoro 2021 dal Sistema nazionale della protezione dell’ambiente con relatori provenienti da Arpa Basilicata, Lazio e Piemonte. Uno al workshop “Valutazione e gestione del rischio chimico nei laboratori”, organizzato da INAIL e due al convegno “Esposizione umana ai campi elettromagnetici: come e cosa sta cambiando?” organizzato da Associazione Ambiente e Lavoro.
Si è chiusa il 3 dicembre la manifestazione fieristica Ambiente Lavoro 2021, interamente dedicata alla diffusione di una nuova cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, che ha visto accorrere a Bologna tutti gli stakeholder del settore. La fiera è stata l’occasione per approfondire temi strategici in ambito di sicurezza, salute, prevenzione e adeguamento della normativa ed illustrare le scelte necessarie e le prospettive del futuro, anche alla luce degli investimenti del PNRR.
Tre gli interventi portati in fiera dal Sistema nazionale della protezione dell’ambiente, presente con relatori provenienti da Arpa Basilicata, Lazio e Piemonte a due eventi realizzati nell’ambito della manifestazione.
Il primo intervento è stato presentato nel workshop “Valutazione e gestione del rischio chimico nei laboratori: il nuovo manuale UNICHIM 192 – 3”, organizzato da INAIL, dove Marica Martino, chimico analista del laboratorio di Arpa Basilicata, ha illustrato la presentazione intitolata “L’algoritmo del sistema delle agenzie ambientali per la valutazione del rischio chimico in un laboratorio” preparata con il collega Donato Lapadula.
L’algoritmo del sistema delle agenzie ambientali per la valutazione del rischio chimico in un laboratorio è il frutto di un lavoro iniziato nel 2005, portato avanti con confronti anche internazionali, basato sui contributi di SNPA anche grazie al lavoro del Centro interagenziale “Igiene e Sicurezza del Lavoro” quale rete dei referenti del tema Sicurezza del Lavoro, coordinato da Arpa Liguria con la presenza di Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Valle d’Aosta, ISPRA e INAIL.
L’algoritmo, inserito anche nel manuale Unichim, è utilizzabile da tutti i datori di lavoro come supporto alla valutazione del rischio collegato alle numerose sostanze in uso nei laboratori. Nato dall’esperienza delle agenzie, integra il modello ISPRA adattandolo a laboratori dove le sostanze chimiche sono diverse e numerosissime, spesso presenti in concentrazioni relativamente piccole, dove nei campioni da indagare c’è presenza di contaminanti non sempre noti ed è efficace anche in assenza di valori limite. Giunto alla terza revisione, era stato deliberato anche dal Consiglio SNPPA all’interno del Manuale per la valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi e ad agenti cancerogeni e mutageni.
Il secondo primo intervento dei tecnici delle Agenzie si è tenuto all’interno del convegno “Esposizione umana ai campi elettromagnetici: come e cosa sta cambiando? Presentazione del Dossier Ambiente dedicato” organizzato da Associazione Ambiente e Lavoro.
In questo caso Daniele Franci e Settimio Pavoncello di Arpa Lazio hanno presentato l’intervento dal titolo “Misure ambientali su segnali 5G: problemi aperti, nuove metodiche di misura e strumentazione a supporto” preparato con la collaborazione di Tommaso Aureli.
Sara Adda (anche a nome di Mattia Vaccarano) di Arpa Piemonte ha illustrato invece la “Stima dell’esposizione della popolazione ai segnali che implementano il Dynamic Spectrum Sharing tra 4G e 5G.
Misura della massima esposizione ai segnali 5G mediante forzatura del traffico dati”. Due interventi che, con approcci diversi, sono finalizzati all’unico obiettivo della verifica del rispetto dei limiti normativi.
Fonte: SNPA