Sostanze pericolose: dismissione di PCB-PCT

L’art.18 della Legge 18 aprile 2005,n. 62, nota come Legge Comunitaria 2004 – pubblicata nel S.O. n.76 della Gazzetta Ufficiale n. 96 del 27 aprile 2005 – stabilisce degli “obblighi a carico dei detentori di apparecchi contenenti policlorodifenili e policlorotrifenili” un preciso programma temporale per la dismissione di queste sostanze pericolose.

E’stata pubblicata, nel S.O. n. 76 della Gazzetta Ufficiale n. 96 del 27 aprile 2005, la Legge 18 aprile 2005, n. 62 recante “Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità europea”, ovvero la c.d. Legge Comunitaria 2004. All’art. 18 di tale legge, recante “obblighi a carico dei detentori di apparecchi contenenti policlorodifenili e policlotrifenili”, stabilisce un preciso programma temporale per la dismissione di queste sostanze pericolose, impiegate nel settore elettronico in qualità di isolanti.
Gli apparecchi maggiormente chiamati in causa dalle nuove disposizioni legislative sono soprattutto – anche se non esclusivamente – condensatori e trasformatori, che fanno ampio uso di questi composti di sintesi clorurati (PCB e PCT). Tuttavia le loro caratteristiche di scarsa infiammabilità hanno fatto sì che queste sostanze fossero utilizzate, nel. tempo, anche in settori estranei al comparto elettronico. Una larga diffusione, quindi, che unitamente alla loro resistenza ai normali agenti di deterioramento biologico, ha determinato un vero allarme ambientale. Non a caso, nel Protocollo di Stoccolma del 2001, i PCB – PCT sono stati inclusi nei cosiddetti POPs (Persistent Organic Pollutants – Composti Organici Persistenti).
Sei anni orsono,il Decreto legislativo 22 maggio 1999,n. 209 , recependo la direttiva 1996/59/CE ha regolamentato in linea generale la detenzione, lo smaltimento e la decontaminazione dei PCB, ai fini della loro completa eliminazione. Con l’art. 18 della Legge 18 aprile 2005, n. 62 ora viene stabilita una tempistica precisa, ovvero:
a) la dismissione di almeno il 50% degli apparecchi detenuti alla data del 31 dicembre 2002 avviene entro il 31 dicembre 2005;
b) la dismissione di almeno il 70% degli apparecchi detenuti alla data del 31 dicembre 2002 avviene entro il 31 dicembre 2007;
c) la dismissione di tutti gli apparecchi detenuti alla data del 31 dicembre 2002 avviene entro il 31 dicembre 2009.
Dal 2010 dunque si dovrebbe giungere ad un completo smaltimento dei PCB – PCT attualmente in circolazione.
Per saperne di più sui PCB – PCT riportiamo nel link una scheda elaborata dall’APAT.

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