Sostegno ai lavoratori lombardi in difficoltà

Agenzia regionale per il Lavoro, Banca Intesa e Fondazione lombarda antiusura hanno lanciato “Anticipazione sociale”, progetto finalizzato a dare una risposta concreta ai bisogni dei dipendenti delle aziende in fallimento, che si trovano in cassa integrazione straordinaria.

Oggi, dal momento in cui viene dichiarata la cassa integrazione straordinaria a quello in cui l’Inps eroga l’indennità economica prevista, a causa delle procedure di legge e burocratiche, possono passare anche 4/5 mesi. In questo periodo i lavoratori coinvolti vedono ridotte o azzerate le proprie risorse e per ottenere un prestito rischiano di cadere nella rete degli usurai.

“Anticipazione sociale” si concretizza in un’apertura di credito su un conto corrente nominale attivato presso Banca Intesa, da cui la persona interessata può attingere, mese per mese, una cifra pari all’ammontare dell’assegno di cassa integrazione straordinaria che gli spetta, in attesa del perfezionamento della pratica da parte dell’Inps. In base all’accordo, la banca recupera il denaro anticipato quando l’istituto previdenziale effettua il versamento. Gli interessi maturati sull’utilizzo del finanziamento non vengono pagati dal lavoratore ma rimborsati direttamente sul conto da parte della Fondazione lombarda antiusura, in modo tale che il cassintegrato non subisca nessun onere finanziario ulteriore.

Il progetto è nato come schema sperimentale sui lavoratori delle imprese lombarde ma mira a chiamare in gioco altri attori: profit, non-profit e della Pubblica amministrazione.
L’obiettivo è quello di responsabilizzare tutti sui diritti di cittadinanza, promuovendo contemporaneamente la lotta all’usura.
“Questa iniziativa – spiega il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni – si inserisce a pieno titolo nel quadro delle attività che la Regione svolge a tutela dei lavoratori coinvolti in crisi aziendali.
E’ una dimostrazione di come la collaborazione tra istituzioni pubbliche e soggetti privati possa trovare risposte dirette e concrete alle esigenze dei cittadini che si trovano in difficoltà, integrando efficacemente gli strumenti e le procedure già operanti”.

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