Il protocollo d’intesa, di carattere sperimentale, ha durata di due anni, decorrenti dalla data di sottoscrizione del 28 agosto 2020.
I lavoratori e le lavoratrici che hanno contratto l’infezione da Covid-19 in occasione di lavoro (operatori sanitari e non solo) e che, dopo la guarigione, continuino a presentare segni e sintomi della malattia potranno beneficiare di prestazioni riabilitative presso la sede del distretto socio sanitario Dss 9 (Fiumara).
L’Asl 3 ha infatti avviato, in via sperimentale, un programma speciale di “presa in carico multidisciplinare a medio/lungo temine” dei pazienti Covid-19, al fine di massimizzarne e accelerarne il recupero funzionale per un più efficace reinserimento nell’ambiente di vita e di lavoro. Tale intervento riabilitativo, ora possibile anche per i lavoratori per i quali sia stata accertata la patologia relativa all’infezione da nuovo coronavirus, si rende necessario per arginare le possibili ripercussioni negative osservate a carico, non solo, dell’apparato cardiovascolare e respiratorio (maggiormente compromessi dall’infezione) ma anche di altri organi e apparati, comprese le problematiche di natura psicologica, che possono richiedere programmi personalizzati di riabilitazione da attuarsi in un’ottica di intervento multidisciplinare.
La convenzione risponde alla crescente domanda di salute e sicurezza che si avverte nel mondo del lavoro e che proviene dal contesto sociale. Essa, inoltre, chiama in gioco direttamente l’Inail in quanto polo deputato alla tutela della salute e sicurezza in un’ottica integrata come ciclo virtuoso di prevenzione, cura e reinserimento. Sotto il profilo della cura, l’impegno di Inail è volto a dare concreta attuazione al principio della “presa in carico integrale” del lavoratore infortunato, con il ricercare un rapporto di complementarietà con le strutture del Sistema Sanitario Nazionale e con tutti i soggetti operanti nel campo sanitario e riabilitativo.