Sottosegretario Giro, Italia-Emirati: collaborazioni nell’ambito culturale

Secondo Francesco Maria Giro, Sottosegretario al Ministero per i Beni e le attività culturali: “Sono stati colloqui molto importanti che mi hanno confermato lo straordinario interesse del governo di Abu Dhabi per l’Italia e la nostra cultura in tutti i suoi maggiori settori, dall’arte alla musica al teatro al cinema”. Decisi importanti prossimi impegni.

Nel corso della sua visita nella capitale degli Emirati Arabi Uniti Abu Dhabi il sottosegretario Francesco Maria Giro ha incontrato il viceministro della cultura del governo federale degli Emirati Bilal Al- Budoor e i più alti dirigenti del TDCI Tourism Devolopment & Investiment Company, il direttore generale Mubarak al- Muhairi, il Chief Executive Officier dei progetti del distretto culturale e turistici di Abu Dhabi, Lee L. Tabler e l’Advisor per i progetti artistici e culturali Rita Aoun Abdo.

Secondo Francesco Maria Giro, Sottosegretario per i Beni e le attività culturali: “Sono stati colloqui molto importanti che mi hanno confermato lo straordinario interesse del governo di Abu Dhabi per l’Italia e la nostra cultura in tutti i suoi maggiori settori, dall’arte alla musica al teatro al cinema.
Hanno appreso con molta soddisfazione la scelta del Ministro Bondi di nominare finalmente un manager alla valorizzazione dei nostri musei e delle aree archeologiche, una reazione così positiva che mi ha addirittura sorpreso e colpito.

Fra i prossimi impegni ci sarà quello di sottoscrivere finalmente un agreement fra Governo italiano ed Emirati per lo sviluppo di collaborazioni nell’ambito culturale, l’istituzione di una task force Italia-Emirati in primavera dove siano presenti i massimi esperti dei settori culturali per lo studio di alcuni progetti specifici.

Ho proposto a nome del Ministro Sandro Bondi un meeting internazionale Emirati-Italia da tenersi a Roma entro il 2009 per avviare una conoscenza reciproca dei due mondi culturali sotto ogni profilo artistico, ma anche manageriale e di progettazione tecnica.
Nel corso dei colloqui ho detto chiaramente che se la Francia propone ad Abu Dhabi il brand Louvre, l’Italia ha l’ambizione di promuovere nel mondo il brand Italia. Del resto, ho aggiunto, anche il brand Louvre deve il suo successo ai grandi artisti del Rinascimento italiano, al fenomeno “Monna Lisa” come mi ha risposto un esponente degli Emirati. E anche qui la loro reazione a questo tipo di ragionamento è stata assolutamente positiva e di disponibilità.
L’Italia ha i contenuti, il software, altri costruiranno musei, l’hardware. Noi abbiamo l’ingegno e la creatività di Leonardo, Botticelli, Michelangelo da far conoscere al mondo. Lo stesso Louvre. ho ricordato, ha accolto una nostra mostra del Mantegna sponsorizzata dall’Eni, azienda tutta italiana.
Un altro tema è la possibilità di stabilire una rete tra le nostre università per favorire rapporti fra studenti, professori e operatori culturali.

La missione di Abu Dhabi è stata un autentico successo che conferma la necessità di spalancare l’Italia e la sua cultura alle dinamiche mondiali dove eventi culturali sono sempre uniti e mai disgiunti dallo sviluppo dell’ambiente e del turismo. Il concetto su cui hanno insistito gli Emirati è quello di bridge, il ponte, da costruire fra loro e l’Italia, un ponte che il governo Berlusconi intende finalmente costruire.
Dopo gli incontri il Sottosegretario Giro ha visitato la mostra allestita dal governo di Abu Dhabi sul nuovo distretto culturale e turistico che verrà realizzato entro il 2018 con la costruzione di cinque musei, fra cui il Guggenheim e 19 padiglioni sul modello della Biennale di Venezia.
Il sottosegretario Giro ha incontrato in serata a Dubai il presidente della Fondazione personale dell’Emiro Mohammed Bin Rashid al Maktoum.
Nel corso del colloquio è stato raggiunto un accordo per la traduzione di opere dall’italiano all’arabo e viceversa e per la sottoscrizione di un memorandum fra la Fondazione emiratina e il nuovo Centro per il Libro che verrà siglato in Italia in occasione della Fiera del Libro di Bologna il prossimo marzo

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