Strategia europea per la biodiversità 2030, le dieci priorità per le foreste italiane

La SISEF (Società Italiana di Selvicoltura e Ecologia Forestale) propone un decalogo di interventi per il 2021, in attesa della nuova Strategia Forestale Nazionale in linea con la Strategia europea per la biodiversità.

Per la Società Italiana di Selvicoltura e Ecologia Forestale la prima necessità per capire cosa fare per le foreste italiane è poter disporre di dati aggiornati e accurati. In particolare, è urgente: poter consultare i dati dell’inventario forestale nazionale 2015 ancora non pubblicati; pianificare un nuovo inventario; realizzare una carta forestale d’Italia che non esiste ancora; predisporre e attuare un monitoraggio periodico delle condizioni di salute delle foreste e dei tagli boschivi.

Il decalogo delle priorità formulate da SISEF prende spunto dalla bozza preliminare della nuova Strategia Forestale Nazionale, dalle proposte del III Forum nazionale sulla gestione forestale sostenibile di Legambiente, dalle raccomandazioni del Green Deal europeo così come dalla Strategia europea per la biodiversità 2030, dalla nuova Strategia Forestale Europea e dal nuovo regolamento sui cambiamenti d’uso del suolo in fase di definizione.

1. Politiche forestali: riformare le istituzioni nazionali e regionali che si occupano di foreste e aree interne nella logica della semplificazione.

2. Pianificazione forestale: incrementare e finanziare la pianificazione forestale e la certificazione di gestione sostenibile.

3. Foreste resilienti: investire nella prevenzione dei danni alle foreste dovuti agli eventi climatici estremi ed inserire nei piani forestali le analisi di vulnerabilità agli eventi estremi e le relative strategie di prevenzione.

4. Lotta al dissesto idrogeologico: approvare nel PNRR il vasto progetto di miglioramento e ricostituzione delle superfici boschive per la prevenzione dei dissesti idrogeologici.

5. Biodiversità: promuovere la connettività ecologica e funzionale dei paesaggi forestali con un progetto integrato a scala nazionale e avviare la rete nazionale delle foreste vetuste e primarie.

6. Lavoro: rilanciare la dignità dei lavori forestali e ambientali e continuare il lavoro su formazione e sicurezza dei lavoratori boschivi e i sui decreti attuativi sulla formazione e sugli albi professionali.

7. Verde in città: effettuare un censimento del patrimonio arboreo in tutte le grandi città italiane.

8. Uso sostenibile del legno: riattivare la filiera nazionale del legno per diminuire la dipendenza dalle importazioni.

9. Mitigazione climatica: incentivare l’impiego di legno locale e l’uso “a cascata” del legno, privilegiando cioè gli impieghi a lunga durata di sequestro del carbonio come quelli nel settore edilizio e strutturale e parallelamente destinare all’uso energetico solo ciò che non è più riutilizzabile o riciclabile.

10. Tessuto socio-economico: favorire l’aggregazione a livello locale e la ricomposizione fondiaria per facilitare la gestione forestale sostenibile, dare attuazione al collegato ambientale del 2015 e avviare forme di remunerazione economica per i servizi ecosistemici di regolazione delle foreste.

Fonte: SISEF

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