SUVA: Più infortuni nel tempo libero con il bel tempo

L’anno scorso le assicurazioni infortuni hanno registrato oltre due milioni di infortuni non professionali, una cifra record. Il bel tempo che ha caratterizzato la stagione primaverile e autunnale ha spinto molte persone ad uscire e a svolgere attività ricreative, facendo aumentare anche il numero degli infortuni.

L’anno scorso le assicurazioni infortuni hanno registrato oltre due milioni di infortuni non professionali, una cifra record.

Il bel tempo che ha caratterizzato la stagione primaverile e autunnale ha spinto molte persone ad uscire e a svolgere attività ricreative, facendo aumentare anche il numero degli infortuni.

La statistica infortuni mostra il nesso evidente tra bel tempo e infortuni extralavorativi durante i mesi primaverili ed estivi: tra aprile e settembre del 2011 vi sono state in genere più giornate di bel tempo che non nel 2010.

A parte il mese di luglio, più freddo e meno soleggiato del normale, secondo MeteoSvizzera le temperature sono state più elevate di quelle dell’anno precedente. Parallelamente alle temperature è salito il numero degli infortuni non professionali.

Evidentemente, nelle giornate calde e soleggiate si fanno più attività ricreative che causano un numero maggiore di infortuni.

Il nesso è evidenziato in particolare dai valori registrati nel giugno 2003, ovvero il mese che ha registrato temperature da primato.

Invece nel periodo autunno-inverno il rapporto si capovolge.
Se le temperature salgono, cala lo spessore della coltre di neve e quindi si praticano meno sport sulla neve e diminuisce la frequenza infortunistica.

Al contrario, se le temperature scendono, il terreno diventa più scivoloso a causa del ghiaccio e aumenta il pericolo di cadute o incidenti stradal

Fonte: SUVA

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