Sviluppo e competitività della produzione agroalimentare con metodo biologico

Il 7 maggio scorso è stato presentato alla Camera dei Deputati il disegno di legge governativa “Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola ed agroalimentare con metodo biologico (A:C: n. 2604).

Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri del 13 aprile scorso, disciplina organicamente il settore dell’agricoltura biologica, con l’obiettivo di predisporre strumenti idonei perché assuma un ruolo centrale nel mercato tramite gli opportuni controlli e le regole necessarie a dare una piena tutela ai consumatori, anche in considerazione di una domanda in forte crescita.
Il disegno di legge va a disciplinare alcuni campi dell’agricoltura biologica, nelle quali vi erano dei vuoti normativi, come la creazione dei distretti biologici, l’acquacoltura biologica e il vino bio. Dove per distretti biologici si intendono i sistemi produttivi locali, anche a carattere interprovinciale e interregionale, a spiccata vocazione agricola, nei quali assumono carattere preminente l’agricoltura biologica e le attività connesse alla valorizzazione dei prodotti locali provenienti dall’agricoltura biologica.
Il provvedimento, sul quale è stato acquisito il parere favorevole della Conferenza Stato – Regioni,
detta inoltre norme in materia di accordi di filiera, regole tecniche, promozione delle produzioni nazionali, sistema di controllo e di certificazione, acquicoltura e monitoraggio delle importazioni e prevede l’istituzione del logo nazionale per le produzioni ottenute da agricoltura biologica.

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