Svolgimento di lavori altamente qualificati: condizioni di ingresso da Paesi terzi.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 155/17 del 18-6-2009 è pubblicata la Direttiva 2009/50/CE del Consiglio del 25 maggio 2009 sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati.

Allo scopo di istituire progressivamente uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, il trattato prevede l’adozione di misure nei settori dell’asilo, dell’immigrazione e della salvaguardia dei diritti dei cittadini dei paesi terzi.

Lo stesso trattato prevede che il Consiglio adotti misure in materia di politica dell’immigrazione relative all’ingresso e soggiorno, norme sulle procedure per il rilascio da parte degli Stati membri di visti a lungo termine e permessi di soggiorno, e misure che definiscano con quali diritti e a quali condizioni i cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente in uno Stato membro possono soggiornare in altri Stati membri.

Il Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000 ha fissato l’obiettivo di trasformare la Comunità, entro il 2010, nell’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. Le misure volte ad attirare e trattenere lavoratori altamente qualificati provenienti da paesi terzi nel quadro di un approccio basato sulle esigenze degli Stati membri devono essere collocate nel contesto più ampio stabilito dalle strategie di Lisbona.

Per conseguire gli obiettivi previsti dalla strategia di Lisbona, è importante favorire pertanto la mobilità all’interno dell’Unione dei lavoratori altamente qualificati, cittadini dell’Unione, in particolare di coloro che provengono dagli Stati membri che hanno aderito nel 2004 e nel 2007.

La presente direttiva intende contribuire al conseguimento di tali obiettivi e ovviare alle carenze di manodopera, favorendo l’ammissione e la mobilità – ai fini di attività lavorative altamente qualificate – di cittadini di paesi terzi per soggiorni di durata superiore a tre mesi, allo scopo di rendere la Comunità più attraente per tali lavoratori provenienti da tutto il mondo, e di sostenere la competitività e la crescita economica dell’Unione.
Per raggiungere questi fini, occorre agevolare l’ammissione dei lavoratori altamente qualificati e delle loro famiglie, istituendo una procedura di ammissione accelerata e accordando loro diritti sociali ed economici pari a quelli dei cittadini dello Stato membro ospitante in una serie di settori. E’altresì necessario tener conto delle priorità, delle esigenze dei mercati del lavoro e delle capacità di accoglienza degli Stati membri.

La presente direttiva fa salva la competenza degli Stati membri di mantenere o introdurre nuovi permessi di soggiorno ai fini di un’attività lavorativa di qualsiasi tipo e intende stabilire le condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi che intendano svolgere un’attività lavorativa altamente qualificata, nell’ambito del sistema della Carta blu UE il cui titolare può beneficiare di diritti e privilegi supplementari che possono essere previsti dalla legislazione nazionale.

(LG-FF)

Fonte: Eur-Lex

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