Tavolo nazionale sul caporalato, al via i lavori dei sei gruppi per la redazione del Piano triennale per la prevenzione e il contrasto del fenomeno

Le attività del Tavolo nazionale sul caporalato sono state organizzate in sei gruppi, coerenti con le priorità di intervento individuate: vigilanza e repressione del fenomeno; adeguamento dei prezzi dei prodotti agricoli; intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e valorizzazione del ruolo dei Centri per l’Impiego; trasporti; fornitura di alloggi e foresterie temporanee; potenziamento della rete del lavoro agricolo di qualità.

Al via i lavori dei sei gruppi relativi al Tavolo nazionale sul caporalato che ha l’obiettivo di redigere il Piano triennale di lavoro di azioni volte alla prevenzione e al contrasto del fenomeno.

Le attività del Tavolo, che vedono la partecipazione delle parti sociali aderenti, nonché del Terzo Settore, sono state organizzate in sei gruppi, coerenti con le priorità di intervento individuate: vigilanza e repressione del fenomeno; adeguamento dei prezzi dei prodotti agricoli; intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e valorizzazione del ruolo dei Centri per l’Impiego; trasporti; fornitura di alloggi e foresterie temporanee; potenziamento della rete del lavoro agricolo di qualità.

Lo scorso 5 marzo hanno preso avvio le attività del Gruppo Filiera produttiva agroalimentare, prezzi dei prodotti agricoli, coordinato dal Ministero delle Politiche agricole, forestali e del turismo. La riunione di insediamento è stata presieduta dalla Sottosegretaria Alessandra Pesce: “vogliamo dare una risposta forte e collegiale alla piaga del caporalato. Per questo stiamo lavorando sul piano triennale voluto dal Ministro Di Maio e come Ministero ci stiamo concentrando sui rapporti di filiera e sulla formazione dei prezzi. Un mercato trasparente ed equo aiuta a tutelare le aziende agricole oneste e a difendere la dignità e i diritti dei lavoratori. La prima riunione del gruppo ha visto tutte le categorie protagoniste, con una fattiva collaborazione da parte di tutti gli attori, e vogliamo procedere in tempi certi a formulare proposte e soluzioni condivise e operative. Vogliamo favorire una nuova e più forte alleanza nel sistema agroalimentare che dia benefici non solo economici, ma anche sociali al Paese”.

Sull’importanza della lotta al caporalato e sul lavoro del tavolo è intervenuto il Sottosegretario al Lavoro, Claudio Cominardi: “Nel mondo l’Italia è il Paese simbolo della varietà, della qualità e della tradizione agroalimentare. Come Governo e come Ministero non possiamo più permettere né tollerare la presenza di una pratica ignobile come il caporalato, che in agricoltura insieme al lavoro nero rappresenta un business dal valore stimato di 5 miliardi di euro. Il coordinamento tra enti, istituzioni e tutti i soggetti interessati, nonché il potenziamento delle azioni di prevenzione e contrasto, sono i principi fondanti di un Piano che restituirà dignità al settore e ai lavoratori, anche grazie ai Centri per l’Impiego per l’intermediazione legale tra domanda e offerta di lavoro”.

Sono già previste per lunedì 11 e venerdì 15 marzo le riunioni di insediamento del Gruppo Prevenzione, vigilanza e repressione del fenomeno del caporalato, coordinato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, e del Gruppo Rete del lavoro agricolo di qualità, coordinato dall’INPS.

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