Il divieto non si applica solo se le specifiche colture al momento presenti sui terreni sono già state oggetto di controlli ufficiali per la presenza di contaminanti ambientali con esito favorevole nell’arco degli dodici mesi precedenti oppure se, a seguito dei controlli ufficiali eseguiti dall’Azienda sanitaria locale competente, su richiesta dell’agricoltore, i prodotti agricoli coltivati in tali aree risulteranno conformi alla normativa in materia di contaminanti.
Allo scopo di fornire agli agricoltori campani uno strumento di ausilio per un più rapido espletamento della procedura di liberalizzazione dei proprio prodotti, il Ministero ha predisposto i modelli per la presentazione delle istanze di rilascio del nulla osta da parte dell’Autorità competente.
Il Ministero della salute, inoltre, ha richiesto ai laboratori ufficiali che eseguiranno i controlli di procedere con la massima priorità all’analisi dei campioni prelevati nelle zone a rischio, al fine di consentire, in caso di esito favorevole, l’immediata commercializzazione dei prodotti.