Chimica Verde – Dall’agricoltura materie prime rinnovabili a basso impatto ambientale
La Fortezza da Basso a Firenze ospiterà dal 1 al 4 aprile Terra Futura, la prima grande mostra-convegno internazionale interamente dedicata a presentare e promuovere le buone pratiche di vita, di governo e dimpresa, che possono garantire al nostro pianeta un futuro equo e sostenibile. I quattro giorni di Terra futura consentiranno di presentare e dialogare su esperienze concrete e modelli di relazioni, di reti sociali, di consumo, di produzione, di finanza e di commercio sostenibili. All’interno di questo grande contenitore, promosso da Banca Etica in collaborazione con la Regione Toscana, Legambiente organizza l’evento Chimica Verde.
La Chimica Verde è un traguardo della ricerca e delle politiche agroindustriali per sostituire prodotti di origine minerale o sintetica, tossici e inquinanti, con prodotti derivati da materie prime rinnovabili e biodegradabili. E’ un obiettivo in forte sintonia con la proposta di direttiva Reach della Commissione Europea sui prodotti chimici per accertare e ridurre il danno provocato ai cittadini europei dalle sostanze chimiche attualmente in uso.
Il ventaglio di prodotti sostituibili è molto ampio: lubrificanti, coloranti, cosmetici, detersivi, fibre, fitofarmaci, nuovi materiali, carburanti, combustibili… La promozione di filiere locali di chimica verde, oltre ad aprire nuove prospettive applicative con interessanti ricadute economiche, può offrire un contributo decisivo a uno sviluppo più sostenibile fondato sulla tutela dei cittadini e dellambiente. La sostituzione dei derivati della petrolchimica con sostanze biodegradabili e a bassa tossicità ha l’obiettivo, infatti, di ridurre notevolmente i fattori di rischio per la salute degli addetti nei processi industriali e di ridurre notevolmente linquinamento delle acque e dellaria.
Inoltre l’utilizzo di materie prime rinnovabili di origine vegetale favorisce lo sviluppo di unagricoltura multifunzionale in grado di offrire alternative di reddito agli agricoltori difronte alla liberalizzazione dei mercati agricoli e allimminente allargamento dellUnione Europea. Per di più l’aumento di superfici coltivate contribuisce a migliorare il bilancio di anidride carbonica, principale responsabile delleffetto serra.
Un altro elemento di fondamentale importanza è rappresentato da una più equa redistribuzione di conoscenze e di valore aggiunto, lungo filiere locali, dall’agricoltura all’industria di trasformazione, oggi assorbito in gran parte dalle multinazionali della chimica.
La manifestazione nazionale di Firenze prevede tre giorni di dibattiti e di ampi spazi espostivi al Padiglione Spadolini, allestiti per presentare al pubblico e ai ragazzi delle scuole prodotti ed esperienze: tessuti e capi di abbigliamento, arredi, coloranti e materiali per bioedilizia e bioarchitettura, fitofarmaci e fertilizzanti naturali, cosmetici e rimedi naturali, prodotti in plastiche biodegradabili
La Chimica Verde è un traguardo della ricerca e delle politiche agroindustriali per sostituire prodotti di origine minerale o sintetica, tossici e inquinanti, con prodotti derivati da materie prime rinnovabili e biodegradabili. E’ un obiettivo in forte sintonia con la proposta di direttiva Reach della Commissione Europea sui prodotti chimici per accertare e ridurre il danno provocato ai cittadini europei dalle sostanze chimiche attualmente in uso.
Il ventaglio di prodotti sostituibili è molto ampio: lubrificanti, coloranti, cosmetici, detersivi, fibre, fitofarmaci, nuovi materiali, carburanti, combustibili… La promozione di filiere locali di chimica verde, oltre ad aprire nuove prospettive applicative con interessanti ricadute economiche, può offrire un contributo decisivo a uno sviluppo più sostenibile fondato sulla tutela dei cittadini e dellambiente. La sostituzione dei derivati della petrolchimica con sostanze biodegradabili e a bassa tossicità ha l’obiettivo, infatti, di ridurre notevolmente i fattori di rischio per la salute degli addetti nei processi industriali e di ridurre notevolmente linquinamento delle acque e dellaria.
Inoltre l’utilizzo di materie prime rinnovabili di origine vegetale favorisce lo sviluppo di unagricoltura multifunzionale in grado di offrire alternative di reddito agli agricoltori difronte alla liberalizzazione dei mercati agricoli e allimminente allargamento dellUnione Europea. Per di più l’aumento di superfici coltivate contribuisce a migliorare il bilancio di anidride carbonica, principale responsabile delleffetto serra.
Un altro elemento di fondamentale importanza è rappresentato da una più equa redistribuzione di conoscenze e di valore aggiunto, lungo filiere locali, dall’agricoltura all’industria di trasformazione, oggi assorbito in gran parte dalle multinazionali della chimica.
La manifestazione nazionale di Firenze prevede tre giorni di dibattiti e di ampi spazi espostivi al Padiglione Spadolini, allestiti per presentare al pubblico e ai ragazzi delle scuole prodotti ed esperienze: tessuti e capi di abbigliamento, arredi, coloranti e materiali per bioedilizia e bioarchitettura, fitofarmaci e fertilizzanti naturali, cosmetici e rimedi naturali, prodotti in plastiche biodegradabili
Per ulteriori informazioni: info@chimicaverde.it, oppure consultare i siti www.chimicaverde.it , www.terrafutura.it.
Fonte: Terra Futura
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