In particolare, sono stati accolti emendamenti che garantiscono, tramite un contributo statale a fondo perduto, la copertura integrale delle spese per la ricostruzione o la riparazione degli immobili adibiti ad abitazione principale, distrutti, inagibili o danneggiati; istituiscono un contributo per la riparazione di danni di lieve entità subiti da unità immobiliari adibite ad abitazione principale; prevedono la possibilità di individuare zone franche urbane; affidano ai sindaci dei comuni la predisposizione di piani di ricostruzione dei centri storici; includono gli edifici adibiti ad uso scolastico nel piano di interventi per il ripristino degli immobili pubblici; affiancano gli interventi di ricostruzione con quelli di messa in sicurezza; estendono la misura di sospensione dei processi ai procedimenti di competenza delle giurisdizioni speciali, con eccezione del tribunale dei minorenni; prevedono un programma per ripristinare la funzionalità dei servizi idrici, degli scarichi urbani e degli impianti di depurazione. Per il piano di realizzazione urgente di abitazioni è stato poi previsto il coinvolgimento degli Ordini professionali nel processo di affidamento degli interventi.
(LG-FF)