TU Ambiente: richiesta al Governo delle Associazioni ambientali

Le Associazioni ambientaliste hanno chiesto un incontro urgente al Gverno e dichiarato preoccupazione per alcune tendenze in atto e che si dovessero consolidare avrebbero indubbie ricadute negative, con effetti molto diversi da quelli auspicati o attesi.

Le Associazioni ambientaliste hanno dichiarato preoccupazione per alcune tendenze in atto e che si dovessero consolidare avrebbero indubbie ricadute negative, con effetti molto diversi da quelli auspicati o attesi , dopo aver condotto un’articolata azione di monitoraggio dell’attività legislativa e delle politiche in campo ambientale nella XIV legislatura.

Riconoscendo al Governo e alla maggioranza che lo sostiene una spiccata, specifica sensibilità sulle politiche energetiche e sulla questione dei cambiamenti climatici, le Associazioni ritengono che su alcuni aspetti nodali delle politiche ambientali non si stiano impostando e realizzando iniziative innovative e si registrino ritardi rispetto alla revisione delle normative e delle procedure ereditate, che vanno al di là dei complicati meccanismi di ingegneria istituzionale messi in atto nella passata legislatura.

Con riferimento alle revisione normativa, le Associazioni si riferiscono, in particolare:
– alla riforma del cosiddetto Codice dell’Ambiente (DLgs n. 152/2006);
– alla riforma del cosiddetto Codice degli Appalti (DLgs n. 163/2006);
– alla attuazione del cosiddetto Codice Urbani, o meglio del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (DLgs. n. 42/20004).

Questi mancati processi di revisione, che non sono derivanti solo da ritardi incolpevoli ma da vere e proprie resistenze negli apparati politici, istituzionali e amministrativi … , non producono effetti solo sul corpus normativo ma sull’azione amministrativa e sull’assetto politico-istituzionale.

Nel link la lettera completa e alcuni esempi concreti derivanti da ritardi e resistenze, tra cui:
– VAS, VIA e IPPC, …;
– norme e procedure speciali sulle infrastrutture strategiche, …;
– piani paesaggistico-territoriali derivanti dal Codice Urbani, …

Le Associazioni segnalano anche … il riemergere e l’aggravarsi del contenzioso con l’Europa cha ha aperto da tempo procedure d’infrazione per violazione delle normative comunitarie proprio sulla Direttiva Habitat (da cui deriva la VdI), sulla VAS, sulla VIA per le infrastrutture strategiche, su vari aspetti della gestione del ciclo dei rifiuti e delle materie seconde, sulle acque.

In conclusione, le Associazioni credono davvero necessario e urgente un incontro con la Presidenza del Consiglio, quale garante dell’azione collegiale del Governo, sulle politiche ambientali affinché quella maggiore sensibilità dimostrata nella stesura del programma “Per il bene dell’Italia” veda seguire alle parole i fatti.

(RMP)

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