TU: dichiarazioni Sen. Sacconi e risposte CGIL, CISL, UIL, UGL

Il Sen. Maurizio Sacconi (PDL, già Sottosegretario al Min. Welfare) ha dichiarato che ritiene necessario “Riaprire il tavolo con le parti sociali e ridiscutere il Testo unico. Questo obiettivo sarà perseguito dal nuovo governo Berlusconi, con una convocazione del tavolo delle parti sociali che ereditiamo lacerato. Contrarie CGIL, CISL, UIL e UGL: “Rimettere in discussione il Testo unico sarebbe inopportuno”.

Il Sen. Maurizio Sacconi (PDL, già Sottosegretario al Min. Welfare) ha dichiarato che ritiene: “necessario riaprire il tavolo con le parti sociali e ridiscutere il Testo unico. Questo obiettivo sarà perseguito dal nuovo governo Berlusconi, con una convocazione del tavolo delle parti sociali che ereditiamo lacerato.

Contrarie CGIL, CISL, UIL e UGL: “Rimettere in discussione il Testo unico sarebbe inopportuno“.

Sul Testo Unico pubblichiamo i video con gli inteventi di Patta, Treu, Rocchi e Roilo sul Testo Unico (Milano, 7 aprile 2008).

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Secondo il Sen. Sacconi: “Il primo obiettivo é recuperare la coesione del tavolo, ridiscutendo un po’ di tutto, compreso il “Testo unico”.
Un provvedimento che non è stato un buon lavoro. Nonostante si siano riempiti la bocca di concertazione – ha detto riferendosi al governo Prodi – non hanno esitato a parlare di un testo che di unico ha solo il nome.
La politica sulla sicurezza sui luoghi di lavoro chiede per definizione collaborazione e coesione.
Per questo, cercheremo il dialogo con le parti.
Noi crediamo sia stato un grave errore lacerare il tessuto collaborativo.
Tra le priorità nell’affrontare il capitolo sicurezza sul lavoro, ci sono la prevenzione e l’informazione. Ora è importante ricomporre il clima collaborativo tra le parti sociali, quantificare gli obiettivi e lavorare per perseguirli.
Tra le altre questioni nell’agenda del neo-governo – ha infine spiegato Sacconi – vi è anche quella dei fondi che ogni anno l’Inail ha in attivo.
L’avanzo di gestione dell’Inail, che ad oggi ha accumulato circa 12 miliardi di euro, è un’anomalia che va affrontata, magari destinando parte dei fondi alla prevenzione e agli investimenti sulla sicurezza.

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Secondo il il segretario confederale dell’Ugl, Nazzareno Mollicone: “Rimettere in discussione il Testo unico sarebbe inopportuno. La normativa che abbiamo consegnato al Paese e soprattutto ai lavoratori è arrivato dopo un lungo e faticoso lavoro che ha visto impegnate tutte le parti interessate.
Abbiamo raggiunto un buon risultato e sarebbe un pessimo segnale per i lavoratori tornare indietro”.
Dal prossimo governo ci aspettiamo piuttosto sostegno affinché queste norme siano applicate e il massimo impegno attraverso un potenziamento dei controlli, che significa più uomini a vigilare, e un programma di investimenti sulla prevenzione per consolidare la cultura della sicurezza, coinvolgendo il sistema scolastico.

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Per Paola Agnello Modica, Segretaria CGIL Naz.: “Il provvedimento sulla sicurezza sul lavoro che sta per essere pubblicato in gazzetta ufficiale é il frutto di mesi e mesi di confronto ed ha un unico obiettivo prioritario: la prevenzione come tutela dell’ integrità delle lavoratrici e dei lavoratori.
Questo deve essere il punto di riferimento per ogni governo, per ogni datore di lavoro, per tutti”.

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Secondo Paolo Carcassi, Segretario UIL Naz.: “Quello fatto è stato un buon lavoro e non sarebbe “produttivo ora ridiscutere tutto.
Se l’intento fosse quello di “smantellare tutto”, dice Carcassi, allora si percorrerebbe una “strada impervia”.
Ma sicuramente ci dovrà essere un tavolo per l’applicazione della legge che, per altro, rimanda all’intesa tra le parti numerose materie.

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Per Renzo Bellini, Segretario CISL naz.: “Sulla sicurezza sul lavoro si dichiara può riaprire il confronto tra le parti sociali, cercando di coinvolgere anche quelle che hanno avuto una valutazione diversa sul provvedimento.

(RP)

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