Tutela e valorizzazione dell’Architettura rurale

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 286 del 6 dicembre 2008 è pubblicata la Direttiva 30 ottobre 2008 del Direttore generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanea relativa a “Interventi in materia di tutela e valorizzazione dell’ architettura rurale”.

La direttiva è emanata ai sensi del combinato disposto dell’Art. 4 , comma 3, del decreto ministeriale 6 ottobre 2005 e art. 2, comma 1, della legge 24 dicembre 2003, n. 378.

Ha la finalità o gli obiettivi di intervento per:
Salvaguardare e valorizzare le tipologie di architettura rurale, garantendo la conservazione degli elementi tradizionali e delle caratteristiche storiche, architettoniche e ambientali degli insediamenti di cui al successivo punto 2.

Ciò attraverso l’attuazione di programmi di intervento volti al risanamento conservativo e recupero funzionale degli insediamenti stessi, alla tutela delle aree circostanti, alla preservazione dei tipi e metodi di coltivazione tradizionali, all’avvio e al recupero di attività compatibili con le tradizioni culturali tipiche.

Individuazione delle tipologie di architettura rurale.
Rientrano nelle tipologie di architettura rurale gli insediamenti agricoli, edifici o fabbricati rurali, presenti sul territorio nazionale, realizzati tra il XIII ed il XIX secolo e che costituiscono testimonianza significativa, nell’ ambito dell’ articolazione e della stratificazione storica, antropologica ed urbanistica del territorio, della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’ evoluzione del paesaggio. In particolare, rientrano nelle predette tipologie, costituendone parte integrante, gli elementi tipici degli insediamenti rurali specificati all’ art. 1, commi 2 e 3 del decreto MIBAC 6 ottobre 2005, vale a dire:
-gli spazi e le costruzioni adibiti alla residenza ed alle attività agricole, nonché le testimonianze materiali che concorrono alla definizione di unità storico-antropologiche riconoscibili, con particolare riferimento al legame tra insediamento e spazio produttivo e, in tale ambito, tra immobili e terreni agrari;
-le recinzioni degli spazi destinati alla residenza e al lavoro, le pavimentazioni degli spazi aperti residenziali o produttivi, la viabilità rurale storica, i sistemi di canalizzazione, irrigazione e approvvigionamento idrico, i sistemi di contenimento dei terrazzamenti, i ricoveri temporanei anche in strutture vegetali o in grotta.

Segue la programmazione degli interventi.

(LG-PaRa)

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