Tutto esaurito nella spiaggia del Salento attrezzata per malati di SLA

A San Foca (Lecce) è nata un’area balneare pubblica composta da sei postazioni di cui due destinate a persone con SLA e quattro a utenti con altre disabilità neuromotorie meno gravi.

Un’estate nel Salento veramente per tutti, anche per quelle persone con gravi patologie invalidanti come la SLA, grazie all’apertura il 3 agosto scorso di “Tutti al mare”, il primo accesso attrezzato per persone con difficoltà neuromotorie in una spiaggia a San Foca, Marina di Melendugno (Lecce).

L’iniziativa, la prima nel suo genere in Puglia, segue quelle già avviate in altre parti d’Italia come ad esempio a Jesolo e a Bacoli (Napoli), ma nasce interamente dal basso grazie all’azione volontaria dall’Associazione di Promozione Sociale 2HE – Center For Human Health and Environment di Calimera (Lecce) e all’intuizione di Gaetano Fuso, “motore immobile del progetto” e malato di SLA.

Intorno a Gaetano si sono riuniti un gruppo di amici-volontari “Pazzi per Gaetano” che in pochi mesi, da febbraio ad agosto, hanno raccolto i fondi sufficienti ad avviare il progetto, poi realizzato grazie anche al sostegno economico del Comune di Melendugno e dell’ASL di Lecce.

La terrazza “Tutti al mare” è un’area balneare pubblica accessibile, composta da sei postazioni di cui due destinate a persone con SLA e quattro a utenti, con altre disabilità neuromotorie meno gravi. Fondamentale, per la fruibilità di alcune postazioni è la prenotazione, in modo tale da garantire la presenza di personale qualificato (infermiere e Oss) e attrezzature medico-sanitarie adeguate, custodite nel box infermieristico. E’ inoltre garantita la presenza di un bagnino specializzato.

Nel panorama del turismo salentino, che vede solo alcune spiagge attrezzate per l’accesso di persone con disabilità, al di là delle passerelle e di alcune attrezzature di base, il progetto ha subito riscontrato il tutto esaurito, con prenotazioni arrivate persino da Venezia e da Pescara, e la presenza anche di stranieri. Gli spazi, all’interno di una spiaggia pubblica, sono condivisi con i turisti normodotati senza senza creare zone separate.

“Grazie a questa iniziativa familiari di persone con gravi malattie neurodegenerative o fortemente invalidanti, che necessitano di attrezzature specifiche come respiratori, che non andavano a mare da anni, sono potuti venire e fare il bagno con i loro familiari” – afferma Federico, volontario presso la struttura. “Le persone – prosegue – avevano persino pudore ad uscire, ora invece hanno una possibilità e la loro gioia quando sono qui è evidente. Certo, non tutti i turisti hanno accolto positivamente questa iniziativa, anche perché si è un po’ ridotto lo spazio libero a disposizione, ma la maggior parte ci ha sostenuto in questo progetto che nasce assolutamente dal basso ed è andato avanti grazie all’impegno volontario di tutti”.

Il servizio, che vede il patrocinio dell’Aisla, è offerto gratuitamente tutti i giorni e sarà attivo fino al 15 settembre. Per le modalità di prenotazione e di accessibilità visitare la sezione “La terrazza” del sito www.ioposso.eu.

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