UE – Sfruttare meglio il talento e le capacità delle donne.

Secondo Viviane Reding, Commissario europeo per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza e vice presidente della Commissione europea, occorre più donne manager se l’Europa intende uscire seriamente dalla crisi.

Nei consigli di amministrazione delle maggiori imprese europee quotate in borsa solo un membro su 10 è donna, e la guida delle banche centrali europee è monopolizzata da governatori uomini. Una piena rappresentanza, sia maschile che femminile, nelle alte cariche, gioverebbe all’economia: è quanto emerge da una nuova relazione presentata il 25 marzo scorso dalla Commissione europea. La relazione prelude all’elaborazione di una nuova strategia per l’uguaglianza di genere che la Commissione europea adotterà nei mesi a venire.

“Se l’Europa intende seriamente uscire dalla crisi e diventare un’economia competitiva grazie a un crescita intelligente e inclusiva, dovrà sfruttare meglio il talento e la capacità delle donne”. L’uguaglianza di genere è quindi al centro della nostra strategia “Europa 2020”: includere le donne nel lavoro ci aiuterà a uscire dalla crisi”, ha affermato la Commissaria Viviane Reding. “Ricerche mostrano che le imprese dove le donne sono ben rappresentate raggiungono anche i migliori risultati economici. Intendo lanciare a tutte le imprese – ha aggiunto la Reding – e a tutti i governi affinché si impegnino a fondo per fare si che la parità di genere ai posti di comando diventi una realtà concreta. Tengo inoltre ad incoraggiare le donne di talento affinché raccolgano la sfida di sedere nei consigli di amministrazione e di candidarsi alle alte cariche”.

(LG-FF)

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