UE: 2010 anno europeo della lotta contro la povertà e l’esclusione sociale.

Il Parlamento europeo ha designato il 2010 Anno europeo della lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, con l’obiettivo di rinnovare l’impegno verso la solidarietà, la giustizia e l’inclusione sociale.

L’anno è stato inaugurato giovedì 21 gennaio 2010 a Madrid nell’ambito del semestre spagnolo di presidenza dell’Unione europea.

Per l’occasione, la Commissione europea ha commissionato una indagine sulla povertà: secondo i dati dell’Eurobarometro pubblicata nell’ottobre scorso, 80 milioni di persone nell’Unione europea vivono al di sotto della soglia di povertà.
Secondo l’indagine, un europeo su dieci appartiene ad una famiglia in situazione di totale disoccupazione e i bambini costituiscono la fascia sociale più esposta alla piaga della povertà, con 19 milioni di minori in condizione di precarietà e di esclusione.

Il diritto a “vivere dignitosamente” è riconosciuto come diritto fondamentale dall’Unione europea Eppure un cittadino su sei vive in condizioni di povertà. Visto che le politiche sociali, e in particolare la distribuzione della ricchezza, incombono principalmente ai governi nazionali, che cosa può fare l’Europa per lottare contro la povertà? Le azioni proposte in occasione dell’Anno europeo vanno in due direzioni:
-una serie di azioni mira a raggiungere le persone che vivono in povertà o in condizioni di esclusione sociale, per spiegare quali sono i loro diritti, e quali possibilità hanno per costruire un cammino di uscita dall’esclusione;
-altre iniziative saranno indirizzate a un pubblico generale, e in particolare agli studenti e ai media, per far comprendere le problematiche complesse della povertà e creare legami con le comunità emarginate nella loro comunità.

L’Italia ha aderito all’iniziativa, con la programmazione di una serie di campagne nelle scuole, rivolte a promuovere la partecipazione degli operatori privati a programmi pubblici, come ad esempio quello del Fondo Carta Acquisti e sull’indagine digitale.

Sono previste, inoltre, la realizzazione di eventi nazionali e locali che promuovano un processo di partecipazione delle persone in condizione di povertà; azioni per il miglioramento della conoscenza del fenomeno, attraverso studi e ricerche specifiche e l’elaborazione di un metodo aperto di coordinamento interno per le politiche di contrasto alla povertà.

(LG-FF)

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