UE: Italia sotto procedura d’infrazione 2010/4227 deresponsabilizzazione Datore di Lavoro e sub-delega

Risposta all’interrogazione l’interrogazione E-005565/2013

Interrogazione con richiesta di risposta scritta, alla Commissione, Articolo 117 del regolamento dell’On. di Sonia Alfano (gruppo ALDE – Italia dei Valori) sulla Procedura d’infrazione 2010/4227 su deresponsabilizzazione Datore di Lavoro e sub-delega

Testo
Con l’interrogazione E-005565/2013 sulla procedura d’infrazione 2010/4227, aperta grazie alla denuncia del sig. Marco Bazzoni, la Commissione europea aveva risposto, in data 9 luglio 2013, che stava analizzando i nuovi elementi forniti dal denunciante.

Colgo l’occasione per ricordare alla Commissione europea che il denunciante Marco Bazzoni ha inviato nuova documentazione (sentenze della Corte di Cassazione sulla delega di funzioni per la sicurezza sul lavoro) sulla deresponsabilizzazione del datore di lavoro in caso di delega e subdelega, come richiesto nella lettera Ares (2013)1013528 del 6.5.2013.

Inoltre, con varie mail, il denunciante Marco Bazzoni ha inviato ulteriore documentazione alla Commissione europea (ulteriori spiegazioni e altre sentenze della Corte di Cassazione).

.. omissis …

1. Può la Commissione dire se ha concluso l’esame della documentazione aggiuntiva inviata dal sig. Bazzoni sulla procedura d’infrazione 2010/4227 e a quali conclusioni è pervenuta?

… omissis…

—–

IT – E-013992/2013

Risposta di László Andor, a nome della Commissione -(7.2.2014)

1. La Commissione porta avanti i suoi lavori in relazione alla procedura di infrazione 2010/4227 sta valutando gli elementi di informazione disponibili e prosegue nel dialogo chiarificatore con le autorità italiane al fine di assicurare che gli Stati membri applichino la normativa dell’UE.

In tale processo rientra la valutazione della documentazione addizionale ponderosa inviata a più riprese dal denunciante, tra cui l’ultima comunicazione del 7 gennaio 2014.

2. La Commissione attira l’attenzione dell’Onorevole deputata sul fatto che la denuncia in questione è stata presentata il 30 giugno 2013 ed è stata estesa e integrata dal denunciante rispettivamente il 7 settembre e il 12 novembre 2013.
Le nuove questioni sollevate e le informazioni addizionali fornite sono state debitamente prese in conto ai fini dell’esame della denuncia.

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In una precedente denuncia Bazzoni sosteneva la violazione apportate dalle modifiche dell’art. 26, comma 3, del D.Lgs. 81/2008, sulla possibilità di sostituire il DUVRI con un “incaricato” per le attività a (cosiddetto) basso rischio infortunistico, che violerebbe l’articolo 6, paragrafo 4 della direttiva 89/391/CEE.

La risposta della Commissione europea prende in considerazione la possibilità di tale violazione: conferendo (NdR la modifica) a certi tipi di datori di lavoro committenti che esercitano attività a basso rischio di infortuni la possibilità di sostituire l’elaborazione del DUVRI con la designazione di “un proprio incaricato” (preposto) “in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali adeguate e specifiche in relazione all’incarico conferito, nonché di periodico aggiornamento e di conoscenza diretta dell’ambiente di lavoro

La decisione UE conferma la seria battaglia promossa dalla CIIP contro il cd rischio basso per gli infortuni e (soprattutto) le M.P., condotta in fase di discussione parlamentare sul DL 69/2013, che pur ottenne importanti risultati.

Ora, il Governo si astenga dalla approvazione di decreti di individuazione dei rischi bassi per infortuni e M.P., che sarebbero violazione della Direttiva 89/391/CEE, con nuova “figuraccia” dell’Italia

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