UE: reddito minimo per garantire l’inclusione sociale

La Commissione per le politiche sociali del Parlamento europeo, ha approvato la relazione dell’On. Gabriele Zimmer che ha chiesto un approccio organico per l’inclusione sociale e che garantisca a tutti un reddito sufficiente che permetta di condurre una vita dignitosa.

Si legge nella relazione che il Parlamento europeo deve incoraggiare gli Stati membri a prevedere un sistema di reddito minimo garantito corredato da un pacchetto di misure di supporto. Sollecita poi la creazione di regimi previdenziali che motivino a cercare nuove opportunità di lavoro e la riduzione della pressione fiscale sui redditi medio-bassi.
Viene, inoltre, auspicata l’eliminazione della povertà infantile e del fenomeno dei senzatetto, chiedendo di assicurare l’ accesso a servizi di qualità.

Approvando con 450 voti favorevoli, 57 contrari e 32 astensioni la relazione di Gabriele Zimmer, il Parlamento ha salutato con favore l’approccio della Commissione all’ inclusione sociale attiva, considerando che la finalità generale di tali politiche deve essere quella di dare attuazione ai diritti fondamentali per “permettere alla gente di vivere dignitosamente e di partecipare alla vita sociale e lavorativa”.
Viene rilevato inoltre che le politiche di inclusione sociale attiva debbano esercitare un impatto decisivo sull’ eliminazione della povertà e dell’ esclusione sociale, sia per quanto hanno un’ occupazione (“i lavoratori poveri”) che per quanti non svolgono un’ attività lavorativa remunerata.
I deputati europei ritengono che un approccio organico all’ inclusione sociale attiva debba fondarsi su una serie dio principi comuni, tra i quali figurano un legame con mercati del lavoro inclusivi, un collegamento a un migliore accesso a servizi di qualità, il mainstreaming di genere, reputando opportuno che gli Stati membri “ nel rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità “, definiscano i meccanismi di reddito garantito, i connessi benefici e l’ assistenza sociale, che dovrebbero essere facilmente accessibili ed assicurare le risorse sufficienti, corredati di un piano strategico per le politiche di inclusione sociale.

Nel link riportiamo la sintesi del testo della relazione svolta da Gabriele Zimmer il 9 ottobre scorso al Parlamento europeo.

(LG-PaRa)

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