Il 4 maggio scorso è stato pubblicato un rapporto del riscaldamento globale dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), confermando lanalisi dellUnione Europea secondo cui per prevenire cambiamenti irreversibili e potenzialmente catastrofici del clima occorre ridurre le emissioni globali entro i prossimi 15 anni e dimezzarle, rispetto ai valori del 1990, entro il 2050.
Questo nuovo rapporto dellIPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) riferisce che, a meno di interventi urgenti, nel 2030 le emissioni saranno del 25_90% superiori ai valori attuali e porteranno il riscaldamento globale a livelli pericolosi.
Questo importante rapporto dellIPCC come ha dichiarato il Commissario europeo Dimas conferma che è essenziale e urgente ridurre drasticamente le emissioni di gas serra. Il rapporto riconosce che le tecnologie e le politiche per ridurre le emissioni esistono già oggi, quindi non vi sono scuse per aspettare. Le condizioni alle quali giunge il rapporto confermano appieno quanto sostenuto dallUnione europea, e cioè che per avere la possibilità di limitare laumento della temperatura mondiale ad un massimo di 2°C al di sopra dei valori del periodo industriale, i paesi sviluppati devono ridurre le emissioni del 30% rispetto ai livelli del 1990 entro ilo 2020, e che occorre dimezzare le emissioni globali entro il 2050. Egiunto il momento che gli altri membri della comunità internazionale ha dichiarato ancora il commissario Dimas – seguano il nostro esempio e si impegnino a conseguire obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni. A dicembre, alla prossima conferenza ministeriale delle Nazioni Unite, sarà necessario avviare i negoziati per un nuovo accordo mondiale sui cambiamenti climatici.
Nel link una nota della Commissione europea.
Questo importante rapporto dellIPCC come ha dichiarato il Commissario europeo Dimas conferma che è essenziale e urgente ridurre drasticamente le emissioni di gas serra. Il rapporto riconosce che le tecnologie e le politiche per ridurre le emissioni esistono già oggi, quindi non vi sono scuse per aspettare. Le condizioni alle quali giunge il rapporto confermano appieno quanto sostenuto dallUnione europea, e cioè che per avere la possibilità di limitare laumento della temperatura mondiale ad un massimo di 2°C al di sopra dei valori del periodo industriale, i paesi sviluppati devono ridurre le emissioni del 30% rispetto ai livelli del 1990 entro ilo 2020, e che occorre dimezzare le emissioni globali entro il 2050. Egiunto il momento che gli altri membri della comunità internazionale ha dichiarato ancora il commissario Dimas – seguano il nostro esempio e si impegnino a conseguire obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni. A dicembre, alla prossima conferenza ministeriale delle Nazioni Unite, sarà necessario avviare i negoziati per un nuovo accordo mondiale sui cambiamenti climatici.
Nel link una nota della Commissione europea.
Fonte: Commissione Europea
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