Un modello per studiare gli impatti del climate change su biodiversità e agricoltura

Le azioni per preservare le foreste, la biodiversità e i sistemi tradizionali di uso del suolo richiedono una miglior comprensione dei cambiamenti climatici futuri.

Un gruppo di ricercatori ha realizzato un’analisi multi-modello per proiettare gli impatti dei cambiamenti climatici sulla distribuzione spaziale delle zone bioclimatiche e degli ecosistemi della Prefettura di Xishuangbanna (Provincia di Yunnan, Cina), per l’anno 2050.


Le azioni per preservare le foreste, la biodiversità e i sistemi tradizionali di uso del suolo richiedono una miglior comprensione dei cambiamenti climatici futuri
e delle risposte di biodiversità e sistemi di agricoltura tradizionale a condizioni in rapido mutamento.
In un nuovo studio pubblicato di recente su Biological Conservation, un gruppo di ricercatori (fra cui A. Trabucco della Divisione IAFENT del CMCC) ha realizzato un’analisi multi-modello per proiettare gli impatti dei cambiamenti climatici sulla distribuzione spaziale delle zone bioclimatiche e degli ecosistemi della Prefettura di Xishuangbanna (Provincia di Yunnan, Cina, una regione ricca di biodiversità), per l’anno 2050.
Lo studio ha portato all’identificazione di quattro zone bioclimatiche e a nove strati, sovrapposti ad aree protette e associati a continui cambiamenti di uso del suolo, per esempio al rapido incremento della coltivazione del caucciù o gomma naturale, passata tra il 2002 e il 2020 a rappresentare dall’8% al 22% dell’area totale.

I cambiamenti climatici potrebbero potenzialmente rimuovere le barriere bioclimatiche e consentire un’ulteriore espansione della coltivazione del caucciù nell’area esaminata, portando a pressioni crescenti sulla biodiversità residua, all’interno e al di fuori delle aree protette.

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