Un video tutorial INAIL per la prevenzione delle cadute dall’alto

Sicurezza nei cantieri, INAIL pubblica un video tutorial per la prevenzione delle cadute dall’alto. Realizzato con animazione 3D, fornisce indicazioni per il corretto utilizzo dei sistemi di protezione individuale nei lavori in quota, riproducendo alcune situazioni concrete elaborate sulla base di leggi, circolari, linee guida e norme tecniche specifiche.

 

Dal “sistema di trattenuta”, che impedisce la caduta dall’alto limitando il movimento del lavoratore in modo che non possa raggiungere la zona dove potrebbe rischiare di cadere, al “sistema di arresto caduta”, utilizzato nelle fasi di montaggio di un ponteggio, un nuovo video tutorial dell’INAIL – prodotto dalla Direzione centrale pianificazione e comunicazione a partire dai contenuti di uno dei Quaderni Tecnici curati dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) – descrive in sette minuti i principali sistemi di protezione individuale dalle cadute.

Dall’analisi dei dati relativi al quinquennio 2017-2021 emerge che ogni anno le cadute dall’alto causano in media oltre il 4% di tutti gli infortuni accertati in occasione di lavoro, percentuale che sale fino a circa il 10% per i casi mortali. Le attività più colpite sono quelle delle costruzioni, del manifatturiero e del trasporto e magazzinaggio. Oltre la metà dei casi, infatti, è concentrata in questi tre settori, seguiti dal commercio, dai servizi di supporto alle imprese e dalla sanità. Contusioni, fratture, lussazioni e ferite sono le prime quattro nature delle lesioni, mentre le parti del corpo più coinvolte sono caviglia, colonna vertebrale, ginocchio, parete e cingolo toracico. Circa il 25% degli infortuni dovuti a cadute dall’alto ha coinvolto le donne, la metà riguarda i lavoratori della fascia di età compresa tra i 45 e i 59 anni.

Grazie alla tecnica di animazione 3D, nella prima parte del video tutorial sono riprodotte alcune situazioni di lavoro in quota, eseguito cioè a più di due metri di altezza rispetto a un piano stabile, elaborate tenendo conto di leggi, circolari, linee guida e norme tecniche specifiche. L’obiettivo è di illustrare le regole che è fondamentale rispettare ai fini della sicurezza, mettendo a disposizione uno strumento utile per l’informazione e la formazione dei lavoratori. Per ciascuno degli scenari proposti sono elencati e descritti i componenti del sistema di protezione individuale dalle cadute più idoneo, che va utilizzato nei casi in cui, a seguito della valutazione dei rischi, le caratteristiche intrinseche dei luoghi di lavoro, le procedure di lavoro dell’azienda che effettua l’attività e l’adozione di dispositivi di protezione collettiva non permettono di ridurre a livello accettabile i rischi specifici.

I diversi elementi che compongono ogni sistema di protezione individuale comprendono un’imbracatura per il corpo e un sistema di collegamento a un punto di ancoraggio sicuro. Un “sistema di accesso su fune”, che permette al lavoratore di raggiungere e lasciare il luogo di lavoro in tensione o in sospensione in modo da evitare o arrestare la caduta, è composto per esempio dalla fune di lavoro, che permette l’accesso al luogo di lavoro, dalla fune di sicurezza, che impedisce o arresta la caduta libera del lavoratore, da dispositivi di regolazione della fune, che consentono di cambiare posizione lungo la fune di lavoro e la fune di sicurezza, e dall’imbracatura.

La seconda parte del video tutorial fornisce alcune raccomandazioni utili per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio del sistema di protezione utilizzato. In particolare, è sempre preferibile scegliere il sistema che evita la caduta libera e seguire, durante l’utilizzo, le indicazioni fornite dal fabbricante. Prima di installare un sistema di protezione, inoltre, è necessario verificare le condizioni della struttura di ancoraggio (materiale base, dimensioni e spessore), della superficie di lavoro (presenza di ghiaccio, scivolosità), del tempo (vento, pioggia) e di tutti i componenti. Dopo lo smontaggio, invece, è importante controllare l’integrità di tutti i componenti, l’assenza di danni, deformazioni o ammaccature, la corretta mobilità delle parti e l’efficacia dei dispositivi di blocco e sblocco.

Fonte: INAIL

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