UNEP, presentato il rapporto “Acque reflue: trasformare il problema in soluzione”

Un nuovo rapporto di UNEP si propone di ispirare i decisori politici nel guidare un’importante cambiamento nella gestione sostenibile delle acque reflue, chiudendo il ciclo dell’acqua e realizzando opportunità di riutilizzo delle risorse che possono essere recuperate. Le acque reflue possono così divenire una risorsa importante e preziosa in grado di evitare i costi dell’inquinamento e della perdita di biodiversità.

 

Il recente rapporto UNEP “Wastewater: Turning Problem to Solution” (Acque reflue: trasformare il problema in soluzione) parte dalla premessa che le acque reflue possano costituire una risorsa importante e preziosa per aiutare ad evitare i costi dell’inquinamento e della perdita di biodiversità e mira ad ispirare politici e decisori a essere proattivi nel guidare un trasformazionale nella gestione sostenibile delle acque reflue chiudendo il ciclo del ciclo dell’acqua e realizzando opportunità di riutilizzo delle risorse che possono essere recuperate.

Le acque reflue rappresentano una crescente minaccia per la salute e l’ambiente, emettono infatti quasi la stessa quantità di gas serra dell’industria aeronautica. Tuttavia, con le giuste politiche, le acque reflue potrebbero diventare una risorsa inestimabile, capace di fornire energia alternativa a mezzo miliardo di persone, di mettere a disposizione oltre 10 volte l’acqua fornita dall’attuale capacità di desalinizzazione globale e di compensare oltre il 10% dell’uso globale di fertilizzanti.

Sono trascorsi più di 10 anni dalla pubblicazione del precedente rapporto  UNEP “Sick water? The central role of wastewater management in sustainable development” (Acqua malata? Il ruolo centrale della gestione delle acque reflue nello sviluppo sostenibile) e, nonostante alcuni progressi, quantità significative di acque reflue vengono ancora rilasciate nell’ambiente non trattate, con ripercussioni negative sull’ambiente e sui mezzi di sussistenza umani.

Fonte: UNEP

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