Recentemente sono state pubblicate le nuove edizioni delle parti 1, 2 e 6 della norma UNI EN 1793, applicabili a barriere antirumore, verticali o inclinate, a rivestimenti fonoassorbenti di muri di contenimento o pareti di trincee stradali (cladding) e a coperture parziali delle strade (cover).
Con queste nuove edizioni viene finalmente introdotto anche nel settore specifico dei dispositivi contro il rumore da traffico stradale il riconoscimento della differenza tra le condizioni di campo sonoro riverberante e campo sonoro diretto e formalizzato il riconoscimento della necessità di differenziare il tipo di qualifica di questi sistemi antirumore in funzione del tipo di campo sonoro a cui saranno esposti.
Il campo sonoro riverberante esiste dove il contributo delle riflessioni ripetute delle onde sonore sulle superfici di contorno assume importanza rilevante, come all’interno delle gallerie o in trincee stradali profonde. Il secondo caso – campo sonoro diretto – è la condizione tipica di una barriera acustica eretta a fianco di una strada in campo aperto. La medesima barriera può avere prestazioni diverse in funzione del tipo campo sonoro che incide su di essa. È quindi estremamente importante qualificare le prestazioni dei dispositivi contro il rumore da traffico stradale per il campo sonoro al quale saranno sottoposti una volta installati.
Evidenti i riflessi sulla marcatura CE, poiché per ottenere tale riconoscimento per sistemi antirumore da installare in campo aperto è necessaria la prova secondo UNI EN 1793-6. E considerevoli sono gli effetti sul mercato: il passaggio al regolamento UE 305/2011 – che sostituisce la direttiva 89/106/CE – comporta un cambiamento di approccio alla marcatura CE per i prodotti da costruzione. Si passa da una valutazione della conformità a una dichiarazione di prestazione del prodotto.
Un articolo più esaustivo sulle novità della UNI EN 1793 parti 1, 2 e 6, redatto da Massimo Garai (Università di Bologna) e Giovanni Brero (Associazione produttori barriere antirumore in ACAI), rappresentanti italiani nel CEN/TC 226/WG 6 e, rispettivamente, coordinatore e membro del gruppo di lavoro UNI “Sistemi schermanti”, verrà pubblicato su uno dei prossimi numeri della rivista U&C-Unificazione&Certificazione.