Mobilitazione europea della Campagna “Right2cure – No profit on pandemic” per chiedere la sospensione dei brevetti dei vaccini in vista dell’interministeriale WTO del 30 novembre/3 dicembre 2021. Manifestazioni a Ginevra, Bruxelles e Parigi per affermare che la terza dose non fermerà la pandemia se oltre il 60% dell’umanità non è ancora vaccinata.
10.000 volti illuminati da 10.000 candele, tanti quanti sono i morti di COVID in media al giorno nel mondo, questa l’iniziativa lanciata dalla campagna europea “Right2cure-No profit on pandemic” per convincere il WTO, che si riunirà a Ginevra dal 30 novembre al 3 dicembre prossimi, a decidere la sospensione temporanea dei brevetti dei vaccini. Questa è davvero l’ultima occasione per fare l’unica scelta che consentirebbe una produzione mondiale di vaccini a costi accessibili anche ai paesi più poveri.
Così il Comitato italiano della Campagna, di cui la CGIL fa parte, torna ad annunciare la mobilitazione straordinaria a livello europeo, virtuale e non: oltre alla raccolta firme per l’ICE, che prosegue, ci saranno infatti manifestazioni a Ginevra, Bruxelles e Parigi a cui tutti possono partecipare postando la propria foto, illuminata da una candela, sui social con l’hashtag #Lights4Lives e #noprofitonpandemic e inviandola a lights4lives@gmail.com e dirittoallacura@gmail.com. Con queste immagini verrà composto un grande mosaico che viaggerà sul web dal 23 novembre in poi. A queste iniziative social si affianca inoltre una campagna rivolta a tutte le scuole e le Università, in cui si invitano i docenti a spiegare le ragioni profondamente umanitarie della richiesta di moratoria dei brevetti.
“Bisogna interrompere il corto circuito provocato dall’assurdo sbilanciamento nella distribuzione dei vaccini a livello globale: non ci salveremo con terze e quarte dosi in Europa e nei paesi ricchi se non vacciniamo il resto del mondo” sostiene il Comitato un suo comunicato. “Oltre il 60% di persone nei paesi poveri non è stato vaccinato e il virus circola indisturbato, con la possibilità di nuove varianti e di un rientro in Europa in modalità ancora più aggressive, come dimostra l’aggravamento della situazione in Germania e in Russia”. Il Comitato torna in fine a denunciare che “dominano su tutto gli interessi miliardari di BigPharma, con ricavi da capogiro” e sottolinea che, dopo l’annuncio di Astrazeneca sullo stop al contenimento dei prezzi, questi dai prossimi mesi aumenteranno considerevolmente.
Fonte: CGIL
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