La Comunicazione della Commissione europea IP/04/40 del 13 gennaio 2004.
Con la Comunicazione IP/04/40, adottata a Bruxelles il 13 gennaio 2004, la Commissione europea informa che ha deciso di procedere contro Belgio, Italia, Spagna e Regno Unito per assicurare il rispetto da parte dei Paesi citati della normativa comunitaria, che impone di effettuare una valutazione d’ impatto ambientale ( V.I.A.) prima della realizzazione di alcune tipologie di progetti. La Commissione ha chiesto formalmente al Belgio di conformarsi ad una sentenza emessa dalla Corte di Giustizia nel 2002 per la mancata adozione delle disposizioni nazionali di attuazione della normativa in materia di valutazione di impatto ambientale. Se dovesse continuare a non ottemperare a tale obbligo, il Belgio potrebbe incorrere in forti sanzioni pecuniarie. La Commissione ha deciso di deferire la Spagna alla Corte di Giustizia per l’ inadeguatezza della legislazione nazionale in materia di valutazione di impatto ambientale, e ha formulato pareri motivati nei confronti del Belgio e del Regno Unito per sollecitare questi due paesi a migliorare l’ attuazione della normativa VIA. La direttiva sulla valutazione di impatto ambientale mira a tutelare l’ ambiente imponendo l’ esame dell’ impatto ambientale dei progetti prima della loro autorizzazione e assicurando la preventiva consultazione del pubblico. La Commissione ha emesso, inoltre, un parere motivato ( seconda fase della procedura d’ infrazione ) nei confronti dell’ Italia sostenendo che le previsioni normative italiane, che consentono di operare in base ad un regime autorizzatorio semplificato, non sono conformi alla legislazione europea sulla VIA ( ed in particolare alla direttiva 85/337/CEE, come modificata dalla direttiva 97/11/CE. Secondo la Commissione le disposizioni italiane in materia ambientale sarebbero in contrasto con la direttiva VIA in quanto : -escludono l’ obbligo di effettuare una valutazione di impatto ambientale per progetti che normalmente dovrebbero essere sempre sottoposti a VIA ( progetti dell’ allegato 1 della direttiva 85/337/CEE; – non prevedono un obbligo di effettuare un’ analisi preliminare per stabilire se determinati progetti che possono avere un impatto ambientale significativo ( progetti dell’ allegato II della direttiva 85/337/CEE) debbano essere sottoposti a valutazione. Insomma, con questa iniziativa la Commissione intende dimostrare la propria determinazione ad assicurare l’ attuazione di tutte le misure di tutela ambientale previste dalla direttiva. Commentando queste decisioni, la Commissaria per l’ ambiente Margot Wallstroom ha dichiarato: ” La valutazione di impatto ambientale è uno strumento importante per richiamare l’ attenzione delle autorità sul potenziale impatto di determinati progetti sull’ ambiente e sul pubblico. Sollecito perciò il Belgio, l’ Italia, la Spagna e il Regno Unito a provvedere affinchè la valutazione di impatto ambientale sia disciplinata adeguatamente ed effettuata correttamente”.
Fonte: Commissione Europea
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