Tra le altre disposizioni approvate vi è la abolizione dell’esonero di responsabilità del datore di lavoro, in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, nel caso di delega di alcune delle sue funzioni.
Trattandosi di un disegno di legge, il provvedimento non è immediatamente esecutivo e sarà sottoposto ai prescritti pareri e approvazioni.
Appena noto, pubblicheremo il testo del provvedimento.
Inoltre, il nuovo disegno di “legge europea 2013“ mira a chiudere 7 procedure d’infrazione e 9 casi precontenziosi (c.d. ‘EU-Pilot’) e a dare attuazione a due regolamenti UE, a una sentenza della Corte di Giustizia UE e a una decisione Euratom.
Il testo contiene norme che:
– eliminano le differenze di trattamento dei contribuenti, residenti in un altro Stato dell’Unione Europea, i quali producono la maggior parte del proprio reddito in Italia (c.d. ‘non residenti Schumacker’);
– superano la disparità di trattamento fiscale fra le attività finanziarie detenute in Italia e quelle detenute all’estero; individuano le autorità competenti per la vigilanza sui soggetti finanziari;
– aboliscono l’esonero di responsabilità del datore di lavoro, in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, nel caso di delega di alcune delle sue funzioni;
– rendono più compiutamente disponibili al pubblico i dati relativi al monitoraggio ambientale e consentono la partecipazione dei cittadini all’elaborazione di piani e programmi in materia ambientale che non siano già sottoposti a VIA;
– migliorano la tutela contro l’inquinamento acustico; prevedono l’obbligo per l’autore di un danno ambientale di ripararlo mediante il pieno ripristino della situazione antecedente il danno;
– chiariscono alcuni dubbi interpretativi per l’applicazione della direttiva di disciplina dei ritardi nei pagamenti tra privati e fra le pubbliche amministrazioni e i privati.
Per il Ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi, l’adozione dei due disegni di legge rappresenta anche il seguito concreto di un impegno preso con il Parlamento, nel luglio scorso, quando approvò le leggi ‘europea’ e ‘di delegazione europea’ 2013″.
Il Governo ha deciso di esercitare, per la prima volta, la facoltà, di cui all’articolo 29 della Legge n. 234 del dicembre 2012 (“Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea”), presentando al Parlamento due ulteriori disegni di legge, dopo l’approvazione delle leggi ‘europea’ e ‘di delegazione europea’ 2013, avvenuta nello scorso luglio.