Verso la riforma delle norme del D.Lgs. 152/2006 (cd. T.U. AMBIENTE)

La Conferenza delle Regioni e delle Province ha espresso il 15 marzo scorso un parere negativo sullo schema di decreto correttivo del codice ambientale varato dal Governo lo scorso 12 ottenere 2006, salvo l’accoglimento delle proprie proposte emendative ritenute “imprescindibili”.

La Conferenza delle Regioni e delle Province ha espresso il 15 marzo scorso un parere negativo sullo schema di decreto correttivo del codice ambientale varato dal Governo lo scorso 12 ottenere 2006, salvo l’accoglimento delle proprie proposte emendative ritenute “imprescindibili”.

Considerata la posizione assunta dalle Regioni, il Ministero dell’ambiente ha chiesto alla Conferenza Unificata Stato-Regioni, Città e Autonomie locali, riunitasi successivamente per l’adozione del proprio parere, di rinviare il provvedimento.
La questione sarà quindi riesaminata in una prossima riunione.
Come è noto, il parere della Conferenza Unificata è previsto dalle procedure fissate dalla legge 308/04. Sono ora attesi ulteriori confronti tecnici e politici tra Regioni e Governo prima che la questione sia riproposta in Conferenza Unificata.
Il parere negativo espresso dalle Regioni ed il successivo rinvio chiesto dal Ministero dell’Ambiente in ambito Conferenza Unificata hanno una rilevante valenza politica.
In precedenza, infatti, la Regione Calabria, cui è affidato il coordinamento per le questioni ambientali, aveva preannunciato un parere favorevole condizionato.
Le Regioni, invece, prendendo atto dei riscontri insoddisfacenti dati dal Ministero dell’Ambiente, hanno coerentemente preso una diversa decisione, condividendo le puntuali osservazioni in merito che erano state loro sottoposte dalle Confindustrie regionali.

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